“Al ministro Salvini vogliamo dire che in edilizia senza regole adeguate si muore”. Sono le voci dei lavoratori e le lavoratrici del settore edile che oggi si sono radunati a Torino e in altre quattro piazze italiane per protestare contro la cancellazione del Superbonus e contro il nuovo codice degli appalti. “A rischio ci sono centomila posti di lavoro” racconta il segretario nazionale Feneal Uil Vito Panzarella. Il rischio è che le imprese falliscano “non per debiti ma per crediti” spiega un imprenditore del settore Marco Razzetti. In piazza oltre ai lavoratori c’è anche Legambiente e alcuni parlamentari tra cui la capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga e la senatrice M5s Chiara Appendino. “Il nuovo codice degli appalti prevede subappalti a cascata senza limiti – spiega l’ex sindaca di Torino – e questo significa creare posto di lavoro poveri. Questo non lo chiede l’Europa ma lo vuole proprio il governo Meloni”. Il rischio secondo i lavoratori è quello di trasformare il settore edile in una vera e propria “giungla”.

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Lavoro, Italia ultima in Europa per tasso di occupazione (60,2%), sorpassata anche dalla Grecia

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Migliaia in piazza contro il codice appalti: “Si torna agli anni ’70”. Salvini: “Mafia e morti sul lavoro? Chi lo dice è in malafede o ignorante”

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