Spiagge, mare cristallino tempestato di stelle marine, tanto belle quanto delicate. Un gioiello dei Caraibi dove la natura è preziosa, da amare e salvaguardare
Una vacanza a Bayahibe, ad un passo dall’omonimo villaggio, un tempo minuscola realtà di pescatori, è l’ideale per entrare in contatto con la madre Terra e con la cultura locale, fatta di musica, sorrisi e buon cibo. Uno stile di vita allegro e intrigante ma allo stesso tempo rilassato, lo spirito de Caribes, quello che vive nelle piazze e nei locali, nelle piste da ballo e nelle sale concerto, ma anche nella “Placita”, il fulcro del divertimento del Bravo Viva Dominicus Beach, dove ogni sera si inscena una festa dal ritmo caribeño. In questa struttura potrete vivere tutto il bello di un viaggio all’insegna del relax e della spensieratezza grazie alle tantissime proposte d’intrattenimento, ma anche dell’avventura scoprendo che è un ottimo punto di partenza per raggiungere le mete più belle.
La spiaggia di Bayahibe nella provincia sud-est di La Altagracia, è una delle più belle della costa dominicana, un luogo in cui le strutture turistiche hanno saputo rispettare l’ambiente e la realtà locale. Un viaggio in questo angolo della Repubblica Dominicana è un tuffo in un paradiso tropicale, a poca distanza da altre due perle incontaminate del Paese, l’Isola Saona e l’Isola Catalina, la prima appartenente al Parque Nacional del Este, uno dei più importanti delle Grandi Antille, la seconda al largo della località La Romana, entrambe facilmente raggiungibili con catamarano o barca veloce con le escursioni proposte da Bravo.
La riserva protetta del Parco Nazionale dell’Est è una delle tappe consigliate durante un viaggio nella Repubblica Dominicana. Qui la natura si racconta in tutta la sua bellezza, una grande area peninsulare e insulare di 42 mila ettari. Conosciuto anche con il nome di Parco Nazionale di Cotubanamá, questo polmone verde si contraddistingue per un entroterra selvaggio caratterizzato da roccia di origine corallina affiorante, e litorali incontaminati orlati da paradisiache spiagge vergini, mare turchese e una stupefacente foresta di mangrovie, habitat di numerosissimi animali e di tanti uccelli che nidificano in questo dedalo arboreo. Dalle tartarughe embricate ai lamantini, a ben 112 specie diverse di volatili endemici e migratori. L’ Isola di Saona è considerata un vero e proprio santuario per queste creature che viaggiano per centinaia di chilometri prima di trovare nella sua flora un paradiso stagionale. Come biasimarli? La Isla, separata dall’isola madre dal Canal de Catuano, conta più di 22 km di spiagge che si succedono una dopo l’altra, nastri di sabbia bianca e fine come zucchero a velo dove rilassarsi al sole, tuffarsi oppure avvistare i delfini.
Non perdete la manciata di case di Mano Juan, l’unico villaggio dell’isola nonché il più importante sito nazionale di nidificazione delle tartarughe che scelgono le sue spiagge per deporre le uova.
Torniamo lungo la penisola dove si trova uno dei litorali più belli di tutto il Parco Naturale: la Palmilla, una splendida spiaggia candida orlata da palme snelle e generose di cocco, ad un passo dall’acqua turchese e poco profonda, una piscina naturale in cui si adagiano le stelle marine, bellissime e innocue protagoniste di questi fondali. Limitatevi ad ammirarle in tutto il loro splendore facendo snorkeling, cercando di fare molta attenzione a non toccarle e senza mai estrarle dall’acqua: potreste farle morire poiché sono organismi delicatissimi.
Il Parco Nazionale dell’Est è custode di una spettacolare biodiversità ma anche di un’affascinante morfologia che si fa avventura tra gli intrecci di grotte che caratterizzano il territorio, un paradiso per gli amanti della speleologia. Non solo foreste di stalattiti, stalagmiti e colonne, opere di una natura paziente e certosina che goccia dopo goccia le ha create nei millenni, questo affascinante mondo ipogeo svela anche delle incredibili testimonianze archeologiche. Qui infatti si insediarono i Taíno, gli antichi abitanti dell’isola, civiltà indigena che abitò Cueva de Bienve, Cueva de Panchito, Cueva del Puente e Cueva de José María abbellendole con delle straordinarie pitture rupestri, uno dei tesori più preziosi di questa civiltà precolombiana.
L’Isola di Catalina si trova a sud-ovest del porto di La Romana, ed è un’altra meta da non perdere durante una vacanza in Repubblica Dominicana, facilmente raggiungibile dalla località di Bayahibe. Destinazione ideale soprattutto per chi ama gli sport acquatici sopra e sotto le onde: Catalina è un palestra a cielo aperto e under water poiché le sue acque limpide sono ricche di straordinarie barriere coralline. Chiunque può provare l’ebbrezza di un’immersione, dai principianti ai sub esperti che si lasceranno facilmente attrarre dal Catalina Wall, una parete sfidante che scende fino a 50 metri, popolata da una miriade di specie e ammantata da gorgonie.
Gli abissi che circondano l’isola svelano anche un’altra suggestione: la nave relitto del pirata William Kidd, la Quedagh Merchant che giace da oltre tre secoli a 21 metri di profondità. Una scoperta che motivò i ricercatori a creare il Museo Vivo del Mare che si trova proprio nell’area marina di questa incredibile scoperta, visitabile partecipando ad un’escursione in barca dedicata, accompagnati da una guida esperta che catturerà la vostra attenzione con un’intrigante narrazione dei fatti e dell’epoca dei pirati dei Caraibi, un affascinante periodo storico tanto amato dalla letteratura e dal cinema. Scrittori e registi scelsero spesso questi luoghi per raccontarli con un pizzico di mistero e di magia, noi possiamo farlo anche con consapevolezza e rispetto per le specie che li abitano, lasciando brillare i loro mari di stelle marine e altre meraviglie.