L’attacco alla Juventus targata Andrea Agnelli e poi al Barcellona, alle prese con l’accusa di aver pagato per favori arbitrali con il “caso Negreira”. Aleksander Ceferin vede due dei tre club promotori della Superlega invischiati in procedimenti penali e si sfrega le mani. Per il presidente della Uefa è una ghiotta occasione per affossare il progetto che, al netto delle sue criticità, puntava a togliere proprio alla Uefa il controllo totale delle più importanti competizioni per club. Oggi però la popolarità della Superlega resta ai minimi termini, nonostante il divario tra la Premier League e gli altri campionati da un punto di vista economico sia lì a dimostrare che urge una riforma del pallone europeo. La popolarità del progetto è appunto inficiata anche dai recenti scandali che hanno travolto proprio Juventus e Barcellona, che insieme al Real Madrid non hanno rinunciato all’idea della Superlega. E Ceferin ne approfitta, in vista del congresso del Comitato Esecutivo mercoledì prossimo a Lisbona dove sarà rieletto numero uno dell’Uefa senza avversari.
“Soddisfazione per l’addio di Agnelli? Non la definirei soddisfazione, non c’era bisogno che provassi qualcosa del genere. Certo, su molte cose ne so di più rispetto ai normali fan degli eventi calcistici. La storia con la Juventus doveva finire come è finita, perché era tutto sbagliato“, attacca Ceferin, in un’intervista al quotidiano sloveno ‘Ekipa‘. “Non ho un rapporto affettivo con Agnelli o nessun altro alla Juventus, ma vorrei sottolineare che rispetto ancora la Juventus come club e che ho molto rispetto per tutti e tre i club in generale”, aggiunge Ceferin facendo appunto riferimento anche a Barcellona e Real Madrid”. Il presidente dell’Uefa però non lesina critiche: “È interessante notare che dei tre club che si dichiarano i salvatori del calcio, per quanto si apprende dai media, uno è in procedimento penale per il proprio bilancio, e l’altro per aver trasferito denaro a uno dei leader nell’organizzazione degli arbitri. Vedremo se anche il terzo ha qualcosa”.
Il caso Negreira che coinvolge il Barcellona “è uno dei più seri nel calcio che abbia mai visto”, sostiene infatti Ceferin a proposito dei presunti pagamenti del club catalano all’ex vicepresidente degli arbitri spagnoli. “A livello di campionato spagnolo, ovviamente, la questione è prescritta e non può avere conseguenze, ma le procedure sono in corso a livello dell’ufficio del procuratore civile spagnolo. Ma per quanto riguarda l’Uefa non c’è nulla di prescritto“, sottolinea ancora Ceferin. Alla domanda se il Barcellona rischia di essere punito e se il caso potrebbe avere conseguenze sportive, Ceferin risponde: “Non posso e non voglio rispondere”.
Tornando sulla Superlega, il presidente dell’Uefa commenta: “Apparentemente stanno ancora cercando di fare qualcosa, ma secondo me solo per migliorare un po’ la loro posizione negoziale e provare a negoziare qualcosa con noi. Non hanno compreso appieno che non abbiamo nulla da negoziare. Naturalmente, anche l’ego gioca un certo ruolo in alcune di queste persone, e per questo fanno ancora qualcosa in quest’area, perché nel corso degli anni si sono abituati a tutti che annuiscono ai loro propositi”. “Ma questa storia è finita, non ci sono dubbi“, conclude il numero uno del calcio europeo.