L’ex calciatore Massimo Ambrosini e la moglie Paola Angelini sono stati ospiti negli studi di Verissimo, dove hanno parlato del dramma che ha colpito la loro famiglia. Al terzogenito Alessandro, di appena 2 anni, è stato diagnosticato il diabete di tipo 1, sindrome per la quale non esiste ancora una cura. La coppia ha raccontato a Silvia Toffanin come hanno scoperto la malattia del figlio: “I sintomi sono difficili da riconoscere – spiega Paola – Alessandro ha iniziato a fare tanta pipì e a bere tanto. Un giorno Massimo mi ha fatto notare che Alessandro era dimagrito ma per me era una normale conseguenza della crescita visto che anche gli altri nostri figli sono piuttosto alti e snelli. Quando però mi ha detto la stessa cosa Tato, che sta a casa con noi, ho preso delle strisce di urine che avevo e senza dire niente a nessuno ho controllato e ho notato dei valori sballatissimi che ho subito inviato alla pediatra. Lei mi ha detto di andare in farmacia a prendere il pungi dito: mio figlio aveva 567 di glicemia e per questo siamo corsi in ospedale. Da lì è iniziato tutto”.
Fortunatamente, spiega Ambrosini, la malattia del piccolo Alessandro è gestibile, seppur incurabile: “Alessandro sta benissimo, non è una malattia che dà deficit psicologici o motori; i diabetici possono vivere normalmente, hanno solo una problematica gestazionale poiché una cattiva gestione delle glicemie usura molto più velocemente il nostro corpo”. La vita di Alessandro comporta comunque delle limitazioni in quanto, come spiega la madre, pur mangiando tutto grazie all’aiuto dell’insulina, il bambino è comunque costretto a tenere un macchinario al braccio e un marsupietto sulla pancia. Anche lo sport è limitante, perchè un’attività fisica troppo intensa rischia di mandarlo in iperglicemia. I genitori hanno quindi deciso che, per il momento, la scuola sarà rimandata, in modo da tenere sotto controllo Alessandro in questa fase delicata.
Fortunatamente per la famiglia, le nuove tecnologie permettono di monitorare costantemente il piccolo anche a distanza, in modo tale che, dice Massimo: “Possiamo aiutare chi sta con nostro figlio, se sta con i nonni o altri”. Massimo Ambrosini e la moglie hanno deciso di parlare della malattia del figlio, proprio per sensibilizzare il pubblico e ricordare a tutti l’importanza della ricerca medica e scientifica, senza la quale non avremmo gli strumenti adeguati per affrontare certe malattie. Persino Silvia Toffanin, sentendo le parole della coppia, è rimasta commossa dalla storia della famiglia Ambrosini, tanto da non riuscire a trattenere le lacrime.