Fumata bianca per Fratelli d’Italia. Dopo una lunga attesa c’è il nome per il candidato sindaco di Catania, perlomeno per i meloniani, ancora da far digerire a tutta la coalizione. Si tratta di Enrico Trantino, ex assessore nella giunta di Salvo Pogliese, avvocato, ex coordinatore provinciale di Diventerà Bellissima (il movimento di Nello Musumeci) nonché collega e fraterno amico di Ruggero Razza, l’ex assessore regionale alla Salute (diventato noto per l’inchiesta sui dati Covid falsificati, per la quale è adesso a processo) col quale condivide lo studio legale. Giudicato meno divisivo del suo collega di studio, il candidato sindaco scelto da Fdi è anche il figlio di Enzo Trantino, storico parlamentare del Msi e avvocato di Marcello Dell’Utri nel processo che poi lo portò in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Trantino junior, oggi candidato alla guida di Catania per Fdi, lo scorso 24 gennaio ha attaccato il Fatto Quotidiano per avere lanciato la petizione per le dimissioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Durante la trasmissione di Luca Ciliberti, Il Punto, in onda su Telecolor, il candidato indicato da Fdi ha accusato il nostro giornale di avere “una mentalità paramafiosa.

Vicino a Razza, che lo indicò come assessore nella giunta di Salvo Pogliese, quindi vicino anche a Musumeci, Trantino raccoglie subito anche l’endorsement dell’Movimento per l’autonomia (Mpa) di Raffaele Lombardo: “Siamo pronti a dare il nostro sostegno, auspicando che questa scelta possa sancire, ancora una volta, l’unità del centrodestra, fondamentale per il bene futuro della città di Catania”, ha detto Giuseppe Lombardo, esponente del Mpa e nipote dell’ex presidente. Prende tempo però la Lega che ha già schierato la candidatura di Valeria Sudano. La fumata bianca di Fratelli d’Italia arriva d’altronde dopo un lungo periodo di impasse dovuto soprattutto ai veti incrociati all’interno del partito di Giorgia Meloni. Tra i nomi circolati finora, quello di Sergio Parisi, ex assessore comunale (considerato però un nome politicamente debole), quello di Manlio Messina, vicecapogruppo di Fdi alla Camera (dove lui stesso ha espresso la volontà di restare) e quello dello stesso Ruggero Razza (considerato divisivo per come ha gestito l’assessorato alla Salute in Sicilia durante il governo Musumeci ma molto vicino a Raffaele Lombardo).

La scelta alla fine è andata sull’avvocato, figlio d’arte, che però non ha ancora ricevuto il benestare di tutta la coalizione che si è riunita oggi, mercoledì, a Palermo. E vista la scelta vicino a Razza, i leghisti potrebbero essere tentati dallo strappo. Sudano a Catania è un nome di peso nella politica cittadina, grazie all’eredità famigliare: infatti, è anche compagna del vice presidente della regione, Luca Sammartino, che ha un’antica rivalità con Raffaele Lombardo. La candidatura di Sudano è sostenuta pure dalla Nuova Dc di Totò Cuffaro che però potrebbe decidere di non spaccare la coalizione. Mentre anche il ministro all’Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti, oggi in visita a Catania, ha sottolineato l’unità del centrodestra: “Mi sembrano tutti candidati all’altezza. L’importante è che vinca il centrodestra”. “Sarà risolto tutto a Roma e si andrà compatti verso il voto”, è sicuro un big del centrodestra siciliano.

L’avvocato catanese è dunque il nome che ricuce le divisioni all’interno dei meloniani, ma di certo il suo nome è una mezza vittoria per l’ala che fa capo a Razza e con lui a Lombardo. Non a caso l’ex assessore alla Salute si complimenta con Trantino sui social: “Spero possa trovare la piena convergenza di tutti – ha scritto -… Sono certo che riuscirà nell’impresa e mi stringo nell’emozione al nostro ‘mastro’ Enzo Trantino, la cui saggezza ha illuminato il percorso di molte generazioni”. Ma la coordinatrice della Lega in Sicilia tiene il punto: “Siamo convinti di avere proposto alla coalizione il nome migliore e di avere tutte le carte in regola per offrire a Catania programma e azioni amministrative di livello, insieme al centrodestra”, dice Annalisa Tardino al termine del tavolo del centrodestra a Palermo. A mediare tra i due partiti ci pensa il commissario regionale di Fi, Marcello Caruso: “Forza Italia ha preso atto della candidatura avanzata da Fratelli d’Italia nella persona dell’avvocato Enrico Trantino, figura autorevole e di altissimo profilo, la cui esperienza rappresenterebbe sicuramente una risorsa per il buon governo della città. Non possiamo comunque non considerare il fatto che la Lega ha da tempo avanzato un’altra candidatura qualificata come quella dell’onorevole Valeria Sudano e per questo entro le prossime ore siamo certi che si giunga a quella auspicata candidatura unitaria con la quale il centrodestra darà a Catania il risultato sperato di una amministrazione efficiente e in grado di dare risposte alle necessità dei cittadini”.

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