Violenze e scontri nella moschea di Al-Alqsa a Gerusalemme, uno dei luoghi simbolo e più importanti per la tradizione islamica e in questi giorni meta di migliaia di palestinesi per la preghiera del Ramadan. La polizia israeliana ha detto di essere entrata nella moschea per rimuovere “agitatori” che avevano fuochi d’artificio, bastoni e pietre. Alcuni video mostrano agenti che si accaniscono contro alcuni fedeli a terra tra le urla dei presenti. L’azione delle forze israeliana è stata definita un “crimine senza precedenti” da Hamas. Il movimento islamista palestinese, che governa la Striscia di Gaza, ha invitato i palestinesi in Cisgiordania “ad andare in massa alla moschea di Al-Aqsa per difenderla”.
Il complesso della moschea nella Città Vecchia di Gerusalemme est, annessa agli israeliani, ha già visto scontri e violenze tra palestinesi e israeliani, in particolare durante il mese di digiuno musulmano del Ramadan, che attira decine di migliaia di fedeli ad Al-Aqsa. Il sito sacro musulmano è costruito in cima a quello che gli ebrei chiamano il Monte del Tempio, il luogo più sacro del giudaismo. La nuova violenza arriva quasi a metà del Ramadan e mentre gli ebrei si preparano a celebrare la loro Pasqua, a partire da questa sera.