Rose Robinson, una donna di 38 anni e madre di tre figli, stava facendo la spesa in un supermercato Sainsburys, un colosso del settore in Gran Bretagna, quando il suo sguardo si è posato su un nuovo prodotto nel banco frigo. L’oggetto in questione sarebbe una bistecca di scamone, che a detta della donna avrebbe un nome decisamente inappropriato e sessista: “Big Daddy“.
“Non riesco proprio a capire la strategia di marketing dietro a un nome del genere – ha detto la donna – Sainsburys sbaglia a coinvolgere inutilmente distinzioni di genere per vendere un prodotto alimentare, soprattutto quando anche tanti altri nomi o appellativi farebbero il loro lavoro”. Rose, anche a giorni di distanza, non riesce proprio a spiegarsi il motivo per cui nel 2023 un prodotto alimentare dovrebbe utilizzare espedienti del genere per vendere di più.
Dopo aver sollevato la questione ai dipendenti del locale, la donna ha riportato l’insolita vicenda anche sui social, per poi condividere la sua perplessità anche con i media. Al DailyStar, ha dichiarato: “Ci sono tanti modi con cui avrebbero potuto chiamare l’alimento che avrebbero comunque richiamato alle dimensioni fuori dal comune della bistecca. Appena ho letto quel nome non mi sono sentita a mio agio. Sono rimasta scioccata e delusa dal fatto che al giorno d’oggi sia stato possibile che un nome del genere sia arrivato sugli scaffali di un supermercato, senza che nessuno si sia posto il problema – ha commentato perplessa – ‘Big Steak’ avrebbe ottenuto esattamente lo stesso impatto sui clienti e il messaggio sarebbe passato in egual misura. Non capisco come alcuni dirigenti di marketing, nonostante vengano pagati profumatamente, debbano usare nomi sessisti e misogini per far colpo”.
Il polverone sollevato ha ovviamente attirato anche gli haters, che hanno iniziato a prendersi gioco della cliente insoddisfatta: “Potresti chiamarla Karen“, scrive qualcuno. Nonostante le critiche, Rose Robinson non ha intenzione di darsi per vinta. Una risposta è arrivata anche dalla catena di supermercati. Una portavoce di Sainsburys ha infatti dichiarato ai giornali: “Come catena di supermercati ci sforziamo di essere il più inclusivi e rispettosi possibili per i nostri clienti. Tutti i feedback sono importanti e cercheremo di risolvere il problema”.