C’è un faro di due procure sulla compravendita di calciatori di Roma, Lazio e Salernitana dal 2017 al 2021. I magistrati della Capitale e Tivoli stanno conducendo due diverse inchieste, una sui giallorossi e una sui due club che fino a poco tempo fa erano nelle mani di Claudio Lotito, affidate alla Guardia di finanza che oggi ha effettuato perquisizioni nelle sedi delle tre società di Serie A. Nel fascicolo su Lazio e Salernitana sono indagati lo stesso Lotito, Igli Tare e Angelo Fabiani, direttore sportivo dei campani, e altre quattro persone per il trasferimento di 7 calciatori tra le due società. I pm romani hanno invece iscritto nel registro degli indagati Dan e Ryan Friedkin, l’ex presidente James Pallotta, gli ex ad Umberto Gandini (ora amministratore delegato della Lega Basket) e Guido Fienga, nonché Mauro Baldissoni, ex direttore generale ed ex vice-presidente, e altri dirigenti per 11 operazioni di mercato.
Le accuse ai dirigenti della Roma… – Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, false comunicazioni sociali, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Si tratta di contestazioni avanzate anche dai magistrati torinesi nell’indagine che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per Andrea Agnelli e gli altri ex dirigenti della Juventus. Proprio come i bianconeri, fino al 14 settembre scorso, quando poi è stato completato il delisting, i giallorossi erano quotati in Borsa, mentre la Lazio è ancora sul mercato. Al centro dell’inchiesta sulla Roma per la gestione Pallotta ci sono quattro trasferimenti in uscita: Marchizza, Frattesi, Tumminello e Luca Pellegrini. E tre in entrata: Defrel, Spinazzola e Cristante. Nell’era Friedkin il mirino è mirato sugli affari di Cetin, Cancellieri, Diaby e Kumbulla: a Dan e Ryan, in concorso con Giorgio Francia (il dirigente preposto ai documenti contabili) sono contestate le false comunicazioni sociali perché “nel bilancio relativo all’esercizio chiuso al 30.06.2021, iscrivevano nell’attivo dello stato patrimoniale (…) importi maturati nell’ambito di operazioni connotate da valori notevolmente maggiorati o comunque non conformi rispetto a quelli di mercato”. Stesse contestazioni a Pallotta, in concorso con l’ex amministratore delegato Umberto Maria Gandini e con Francesco Malknecht, per quanto riguarda i bilanci 2017, 2018 e 2019.
…e a quelli di Lazio e Salernitana – Per quanto invece riguarda i biancocelesti e Salernitana, spiega la Guardia di finanza in una nota, si tratta di un’inchiesta per fare chiarezza sulle “operazioni di trasferimento di calciatori tra le due società” che sono state proprietà di Lotito per diverse stagioni. Al centro degli accertamenti i passaggi dei diritti di Jean-Daniel Akpa Akpro, Biagio Morrone, Tiago Casasola, Emanuele Cicerelli, Mattia Sprocati, Andrea Marino e Mattia Novella. Le perquisizioni sono state disposte al fine di acquisire “documentazione contabile ed extracontabile” riguardo alle cessioni dei diritti dei calciatori, continuano le Fiamme Gialle che stanno svolgendo gli accertamenti disposti dalla procura di Tivoli su Lazio e Salernitana. La documentazione sequestrata, si legge nella nota, è in particolare “quella relativa ai contratti sottoscritti tra le due società, agli accordi intercorsi tra le società ed i singoli calciatori, ai pagamenti eseguiti, alle modalità con le quali si è arrivati a fissare il prezzo ufficiale di vendita ed il valore dei calciatori ceduti”.
“Plusvalenze fittizie e false fatturazioni” – Nel decreto di perquisizione si dispone il “temporaneo sequestro dei server, dei computer e dei devices/cellulari in uso ai dirigenti indagati (ad esclusione di quelli in uso personale al sen. Lotito), o a coloro i quali risulteranno essersi materialmente occupati a vario titolo delle compravendite e delle loro registrazioni contabili e amministrative”. La misura, si legge, è stata disposta “poiché vi è fondato motivo di ritenere che presso le sedi sociali delle società sportive della “U.S. Salernitana 1919 srl” e della “S.S. Lazio S.p.A.”, possa rinvenirsi tutta la documentazione avente ad oggetto la compravendita dei calciatori Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro (contratti e documentazione – anche bancaria – attestante le modalità di pagamento)”. Il sequestro, scrivono i pm, “appare necessario per ricostruire l’iter delle sopraindicate cessioni, gli accordi precontrattuali intercorsi tra le parti, i pagamenti effettivamente eseguiti, le eventuali comunicazioni tra le due società, o quelle interne a ciascuna società, attinenti il valore economico dei calciatori e le modalità con le quali si è arrivati a fissarne il prezzo ufficiale e le modalità di pagamento”. I documenti “sono indispensabili quindi per accertare se gli sportivi furono effettivamente pagati, e per il quantum formalmente dichiarato, nonché anche per escludere la sussistenza di ipotizzate plusvalenze fittizie e false fatturazioni con conseguenti delitti di false comunicazioni sociali”.
“Falsati i bilanci delle società di Lotito” – In particolare, Lotito, Tare e due dirigenti della Salernitana (Marco Moschini e Marco Cavaliere) sono indagati perché “in concorso tra loro, avvalendosi delle fatture di vendita dei giocatori ceduti dalla Salernitana, frutto di valutazioni artefatte rispetto al valore di mercato del singolo calciatore al momento della cessione, indicavano nelle dichiarazioni dei redditi annuali elementi passivi fittizi (costi “gonfiati”), nonché facevano figurare nei bilanci societari i rispettivi valori di acquisto spropositati dei calciatori, così falsando il valore del patrimonio della società sportiva”, si legge nel capo d’accusa.