Silvio Berlusconi è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano per gravi problemi polmonari. Il leader di Forza Italia è stato portato mercoledì mattina nella struttura privata, dove è arrivato con affanno respiratorio, a causa dell’aggravarsi di una precedente infezione. Sicuramente passerà la notte nella terapia intensiva cardio-toraco-vascolare. A differenza di quanto appreso in un primo momento, non verrà diffuso un bollettino medico in serata, ma tutto è rimandato a giovedì e sarà il professor Alberto Zangrillo, da sempre suo medico personale, a informare sullo stato di salute dell’ex presidente del Consiglio. Il suo quadro clinico al momento sarebbe stazionario: è vigile e, sottolinea il ministro Antonio Tajani, “parla”.
In ospedale sono arrivati tutti i figli, la compagna Marta Fascina, il fratello Paolo,la capogruppo al Senato Licia Ronzulli e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. I familiari sono gli unici autorizzati a vederlo. L’ex presidente del Consiglio è stato sottoposto a una Tac e a esami del sangue. Il sospetto, poi confermato, era che potesse trattarsi di un’infezione polmonare che non si era completamente risolta e aveva nuovamente dato segni della sua presenza. “È stabile, è una roccia. Il suo umore? Il nostro è buono”, ha detto il fratello Paolo uscendo dal San Raffaele. Per il fondatore degli azzurri si tratta del secondo ricovero in pochissimo tempo. “Non era stato risolto un problema che riguardava un’infezione”, ha confermato Tajani. Era infatti stato dimesso il 30 marzo dallo stesso ospedale dopo alcuni giorni di degenza per “controlli programmati”, era stato comunicato.
Lasciando il San Raffaele, Berlusconi, 86 anni, accompagnato dalla compagna aveva rivolto un cenno di saluto dal sedile posteriore dell’auto blu ai giornalisti e curiosi che lo attendevano dall’ingresso di via Olgettina 60. Il ritorno ad Arcore aveva fatto tirare un sospiro di sollievo a Forza Italia, preoccupata dallo stato di salute, proprio in un momento delicato per la formazione azzurra, con le nuove nomine che di fatto hanno cambiato la sua geografia politica interna, con la ‘rivincita’ dei governisti sui filoronzulliani e l’ascesa dei parlamentari vicini alla Fascina.
Era il maggio 1997 quando Berlusconi venne operato per un tumore alla prostata, un problema di salute del quale il presidente di Forza Italia ha parlato solo alcuni anni dopo con i ragazzi di una comunità di recupero in Veneto. Da quell’intervento, molti sono stati i ricoveri e le operazioni a cui l’ex premier si è sottoposto. Nel 2006 ad Anversa è stato operato per l’asportazione di un frammento al menisco. A fine novembre dello stesso anno, è stato ricoverato per un malore a una kermesse di Forza Italia a Montecatini e il mese successivo è volato a Cleveland, in Ohio, gli è stato impiantato un pacemaker.
Al San Raffaele è stato ricoverato anche il 13 dicembre 2009, dopo che a una manifestazione elettorale in piazza Duomo il presidente di Forza Italia era stato colpito sul viso da una statuetta della cattedrale scagliata da Massimo Tartaglia, poi processato per lesioni pluriaggravate e ritenuto incapace di intendere e volere. Più volte in seguito, a causa dei danni dell’aggressione, Berlusconi si è dovuto sottoporre a cure e interventi, incluso uno alla mandibola nel 2011.
È del 2010 un intervento all’Humanitas di Rozzano per una tendinite alla mano sinistra, Nel 2013 è l’uveite, una patologia dell’occhio, a costringerlo a un ricovero al San Raffaele, nell’aprile 2014 una infiammazione al ginocchio e nel dicembre dello stesso un acuirsi dell’uveite. Nel dicembre 2015 Berlusconi è stata necessaria la sostituzione del pacemaker, eseguita sempre al San Raffaele. Nel 2016 l’ex presidente del Consiglio si è sottoposto a un intervento di cataratta e poi a un’intervento per la sostituzione della valvola aortica a giugno. Nel 2019 è stato operato per una occlusione intestinale.
Nel settembre del 2020 a costringerlo a uno stop e al ricovero di nuovo al San Raffaele è stato il Covid, come lo ha chiamato lui stesso una “infernale malattia”. Dimesso dopo una decina di giorni ha dovuto fare a lungo i conti con gli strascichi della malattia, che lo hanno portato ad altri brevi ricoveri. Nel gennaio 2021 è anche stato ricoverato per alcuni giorni a Montecarlo, al centro cardiotoracico di Monaco. L’ultimo ricovero al San Raffaele è stato quello di fine marzo, quattro giorni di degenza.