“Le mie dimissioni dal Festival di Ravello? Con De Luca non avevo libertà, mi circondò di badanti”. Così Domenico De Masi, ospite de La Confessione di Peter Gomez, in un’intervista realizzata in esclusiva per TvLoft e disponibile sulla piattaforma a proposito della kermesse da lui diretta due volte nel comune campano, dove lo stesso sociologo si impegnò per la costruzione dell’Auditorium, realizzato dal suo grande amico, l’architetto di fama mondiale Oscar Niemeyer. Fu proprio lui a regalare a De Masi il progetto, con un grande atto di generosità. “Con Bassolino (Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania dal 2000 al 2010, ndr) ho diretto il Festival di Ravello per otto anni, con De Luca meno di cinque mesi. – ha spiegato il sociologo – Erano proprio diversi i due datori di lavoro: il primo, Bassolino, un grande appassionato di arte moderna tanto che quell’Auditorium non ci sarebbe senza di lui. Andammo insieme a Bruxelles per chiedere i soldi e mi lasciava la totale libertà culturale. Con De Luca no. Mi circondò di persone lontanissime dalla cultura, che in qualche modo mi facevano da badante e io non mi sentivo in dovere di essere ‘badato'”, ha concluso De Masi.