Dopo aver speso centinaia di milioni di euro per avere Graham Potter e comprargli i giocatori che voleva, alla fine il Chelsea conclude la stagione riprendendosi Frank Lampard. La bandiera del club resterà alla guida dei Blues fino a giugno, poi verrà di nuovo scaricata. Almeno questo è quello che ammettono candidamente i comproprietari del club, Todd Boehly e Behdad Eghbali: “Mentre continuiamo il nostro processo approfondito ed esaustivo per un capo allenatore permanente, vogliamo fornire al club e ai nostri tifosi un piano chiaro e stabile per il resto della stagione”. Lampard, leggenda del calcio inglese e del Chelsea, bollato come un banale traghettatore.

Va detto che era già successo a Roberto Di Matteo di finire quasi per caso a guidare i Blues: alla fine aveva vinto la Champions League. Il capitano di quella squadra era proprio Lampard, che sogna ora di ripetere la stessa impresa. “Questo è il mio club“, ha detto in una conferenza stampa frettolosamente organizzata presso la base di allenamento del Chelsea. “Sono fiducioso in me stesso, ho una buona comprensione della squadra – ovviamente ho lavorato con molti di loro prima – ma conosco anche il campo di allenamento, lo stadio, i tifosi, cosa vogliono i tifosi del Chelsea, e farò del mio meglio per dare loro quello che vogliono”.

Lampard era stato licenziato dal Chelsea solo due anni fa e sostituito come allenatore da Thomas Tuchel, prima che arrivasse l’attuale proprietà del Chelsea. Ha gestito il club per 84 partite, arrivando a giocarsi una finale di FA Cup. Nel suo prossimo futuro ci sono la sfida al Wolverhampton in campionato (ma la Premier League dei Blues è già ampiamente compromessa), ma soprattutto i quarti di finale di Champions League a Madrid la prossima settimana. È rimasto l’unico vero obiettivo della stagione, un sogno più che altro. Lampard proverà a raggiungerlo, poi verrà salutato, il Chelsea prenderà un nuovo allenatore e spenderà un’altra barcata di milioni sul mercato.

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