“Tale progetto a nostro avviso genera forti perplessità, non solo perché non tiene conto di quelle che sono la vocazione e le potenzialità del comprensorio pietrelcinese, ma anche perché avrebbe ricadute negative sul territorio stesso e sulla sua popolazione”. Il 20 marzo lo hanno sostenuto in un comunicato stampa l’arcivescovo metropolita di Benevento, monsignor Felice Accrocca, e il ministro provinciale dei frati minori cappuccini di Sant’Angelo e Padre Pio, fra Francesco Dileo. Prima di loro ed anche dopo, il fronte dei contrari aumenta. Si rinsalda. Il progetto è quello della Plc Power srl di Acerra che ha presentato istanza per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale per la realizzazione di un “Impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica nel comune di Pietrelcina, nel beneventano, denominato Andromeda”. In sostanza un parco eolico, in località Difese e Maitine di Pietrelcina, ma con opere nei comuni di Pesco Sannita e Benevento. Insomma, nei luoghi di Padre Pio.
La potenza elettrica nominale installata di 60.00 megawatt, ottenuta attraverso l’impiego di 9 generatori eolici da 6,69 megawatt nominali, con un’altezza totale “non superiore ai 200 metri” e un rotore del diametro “non superiore ai 163 metri”. L’energia elettrica prodotta, poi, raccolta e convogliata tramite un cavidotto MT interrato fino alla stazione di trasformazione, da realizzare nel Comune di Benevento, nelle immediate vicinanze della Stazione TERNA esistente. Per la installazione delle torri eoliche, come si legge nello Studio d’impatto ambientale, sono previsti diversi “lavori di demolizione e scavo”. Tra cui l’adeguamento della viabilità esistente, esterna e interna per complessivi 6.500 metri, e la realizzazione di quella nuova, interna, per 2.500 metri, ai quali vanno aggiunti 29.200 metri quadrati circa di allargamenti temporanei.
Ci sono poi le piazzole di stoccaggio e installazione degli aerogeneratori per un totale di 14.400 metri quadrati, oltre all’esecuzione dei cavidotti interni alle aree di cantiere e a collegamenti elettrici in cavidotti interrati fino alla stazione di trasformazione. “Bazzecole, quisquilie, pinzellacchere”, avrebbe detto Totò. D’altra parte, sempre stando allo Studio d’impatto ambientale, nulla osterebbe alla sua realizzazione. “L’area oggetto di intervento non è attraversata da siti “Natura 2000”, “non determina interferenze con i parchi regionali”, “non interferisce con le aree protette di livello regionale e/o provinciale” e “non vi sono interferenze con le aree boscate”. Non è tutto. “Non vi sono interferenze con gli immobili vincolati ai sensi del Codice bb.cc.”. Per quanto riguarda il rischio archeologico “le opere previste … sono da classificarsi precauzionalmente con un livello di rischio archeologico medio …”. Non è tutto. “Il progetto in questione ha una ricaduta sociale e occupazionale positiva sull’intera area della comunità del Tammaro … di cui Pietrelcina è il centro di maggiore attrazione”. Insomma, nessun colpo inferto al paesaggio. E in compenso, una manna per le comunità locali. Almeno secondo i proponenti. Ad essere di diverso avviso sono in molti. A partire dall’ambito politico nazionale. Anzi, di governo.
Con il sottosegretario al Ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, che si oppone decisamente al progetto. Come i frati minori cappuccini del convento dedicato a padre Pio. Ma anche gli amministratori locali interessati. “Tale opera – hanno dichiarato Clemente Mastella, sindaco di Benevento, e Salvatore Mazzone, sindaco di Pietrelcina – determinerebbe una grave modificazione della visuale del paesaggio anche dai luoghi sacri legati alla vita di S. Pio da Pietrelcina, incidendo gravemente sulla stessa sacralità di questi luoghi. Con evidenti ricadute negative sul turismo religioso”. Ad evidenziare una specifica contrarietà al progetto è Erasmo Mortaruolo, Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Lavoro, Turismo e Attività Produttive della Campania, secondo il quale “questa decisione va contro quanto puntualmente indicato nel Piano Urbanistico Comunale di Pietrelcina che non contempla la possibilità di insediamento di impianti eolici”. A Pietrelcina il dissenso è diffuso. I volontari della locale sezione dell’Archeoclub hanno realizzato un dossier da sottoporre alla commissione che presso il Mite esprimerà la Valutazione di impatto ambientale relativa al progetto. A Pietrelcina va in scena l’ennesima puntata di una serie di indiscutibile successo, “Paesaggio vs. Rinnovabili”. Peccato che sia uno scontro fratricida. Nel quale ad avere davvero la meglio non è nessuno dei due contendenti.