Ha visto una bottiglietta con la scritta “mojito” abbandonata in un angolo della stazione e, senza pensarci troppo, ha bevuto un sorso del liquido che vi era contenuto. Subito ha iniziato a sentirsi male e ad avere convulsioni, quindi, nel giro di 15 minuti, è morto. All’interno della bottiglia non c’era infatti il noto cocktail, ma piuttosto una sostanza fortemente tossica. E’ quanto successo lo scorso 3 aprile a Saint Etienne, in Francia: la vittima è un ferroviere di 41 anni: secondo quanto ricostruito, l’uomo è stato tempestivamente soccorso dai paramedici ma per lui non c’è stato nulla da fare. Al momento della tragedia, con lui c’era un collega che ha ricostruito quanto accaduto alla polizia, raccontando di aver portato anch’egli alle labbra lo stesso liquido ma di non averlo ingerito perché, subito dopo aver portato la bottiglia alla bocca, “ha avuto un formicolio alle labbra e alla lingua”. L’autopsia ha confermato che la morte è stata causata da un avvelenamento: la gendarmeria francese indaga per capire non solo di che sostanza si tratti ma soprattutto chi l’abbia lasciata in stazione e perché. Sul posto è stata rinvenuta infatti anche un’altra bottiglia con la scritta “rhum” e all’interno – al posto dell’alcolico – lo stesso veleno che ha ucciso il ferroviere 41enne. Intanto, le autorità locali hanno raccomandano a tutti di non bere assolutamente da bicchieri o bottiglie trovate in giro.