L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) considera l’infertilità una patologia e la definisce come l’assenza di concepimento dopo 12-24 mesi di regolari rapporti sessuali mirati non protetti.
L’infertilità in Italia riguarda circa il 15% delle coppie mentre, nel mondo, circa il 10-12%. Questa patologia può riguardare l’uomo, la donna o entrambi (infertilità di coppia). Può anche però accadere che vi sia un’impossibilità per quella particolare unione tra individui di concepire la vita. Nel nostro paese l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in collaborazione con il Ministero della Salute, promuove studi e ricerche sulle cause ambientali, psicologiche, cliniche, dell’infertilità e organizza campagne di informazione per la sua prevenzione.
In tutti i casi di malattie e cure che possono compromettere la capacità riproduttiva di un individuo è necessario informare i pazienti del possibile danno sulla loro futura fertilità e sulle possibilità per preservarla. Per le donne adulte si può effettuare la crioconservazione di ovociti, embrioni o tessuto ovarico; per le bambine e ragazze prepuberi solo la crioconservazione di tessuto ovarico. Per l’uomo adulto la crioconservazione del liquido seminale, mentre per i ragazzi prepuberi solo del tessuto testicolare.
La procreazione medicalmente assistita (PMA) comprende sia tecniche più semplici, come l’inseminazione intrauterina con l’introduzione del liquido seminale all’interno della cavità uterina, sia tecniche più complesse, dove l’incontro dei gameti si verifica all’esterno del corpo della donna e, solo dopo l’inseminazione dell’ovocita e l’eventuale fecondazione, l’embrione sviluppato viene trasferito in utero (Iss, 5 gennaio 2022).
Uno specifico rapporto dell’Oms fa il punto sulla letteratura internazionale dedicata agli aspetti psicologici della salute riproduttiva delle donne (Mental health aspects of women’s reproductive health. A global review of the literature, Oms, 2009). Diversi autori hanno ipotizzato delle cause di origine psicologica dell’infertilità, come ad esempio difficoltà nell’identificazione sessuale, ambivalenza verso la genitorialità, ansia e depressione. Tali ipotesi sono state proposte per spiegare i casi di infertilità per i quali non viene identificata una causa riconoscibile di tipo biologico (infertilità idiopatica). Ci sono anche comportamenti che rappresentano un rischio comprovato d’infertilità, come i disordini alimentari, il fumo, l’abuso di alcol e l’uso di droghe, compreso il doping.
A prescindere dalla causa dell’infertilità (fattori biologici e/o psicologici) essa rappresenta un fenomeno che causa grande dolore ed emozioni come rabbia e frustrazione, accompagnati da un profondo senso di colpa e d’inadeguatezza. L’aiuto per accettare serenamente sia un’eventuale vita senza figli, o l’adozione e la PMA come alternative possibili e soddisfacenti, va prospettato con chiarezza all’inizio di qualsiasi trattamento.
L’infertilità, infine, viene spesso descritta come l’esperienza di perdita di un’intera dimensione di vita, condizione questa che comprensibilmente causa depressione. Reagire alla sofferenza psichica è importante: acquisire informazioni sull’infertilità e assumere un ruolo attivo nel prendere decisioni riguardo ai trattamenti da eseguire o meno aiuta a combattere la depressione. Al contrario, negare il problema espone al rischio di un’aspettativa irrealistica nei confronti dei possibili trattamenti, rende vulnerabili alle disillusioni e potrebbe comportare una vera e propria ossessione circa il raggiungimento di una gravidanza.
Donne e uomini reagiscono con differenti modalità. Le statistiche c’informano del fatto che la grande maggioranza delle donne che affrontano un trattamento per l’infertilità mostra, sia pure in misura diversa, sintomi di ansia, irritabilità, profonda tristezza, autocolpevolizzazione, di motivazione e desiderio sessuale, con tendenza all’isolamento e ipersensibilità. Molto comune è il sentimento di colpa per scelte o comportamenti passati che vengono ritenuti causa d’infertilità. Una reazione opposta, ma anch’essa diffusa, è la rabbia contro il partner, contro amici che hanno bambini e contro chi si permette di dare consigli fuori luogo e non richiesti. Inoltre, specialmente in Italia, le pratiche per un’eventuale adozione o le tecniche di PMA sono lunghe ed economicamente dispendiose, fattore che discrimina e demoralizza chi desidera intraprendere queste alternative validissime per coronare il sogno di diventare genitore.
Le donne complessivamente soffrono più degli uomini a causa dell’infertilità, indipendentemente da chi nella coppia è infertile; mentre gli uomini soffrono soprattutto della propria infertilità, che viene vissuta spesso come segno di impotenza e di inadeguatezza sessuale. Inoltre, probabilmente poiché la maggior parte degli accertamenti e dei trattamenti viene eseguita sul corpo femminile, le donne spesso provano senso di colpa o di inadeguatezza anche se il fattore di infertilità è maschile.
Poniamo inoltre il focus sul fatto che, culturalmente, la nostra è sempre stata una società di stampo patriarcale, e che per anni il ruolo della donna è stato vincolato prettamente all’essere madre; ne consegue che il primo obiettivo dopo un matrimonio o nel rapporto di coppia era rappresentato dalla nascita di un figlio (con grande pressione sociale).
L’infertilità può influenzare negativamente non solo i singoli, ma anche la vita di coppia, infatti il senso di colpa e di biasimo possono avere effetti insidiosi sulla vita sessuale. Il partner infertile (uomo o donna) può temere di non essere accettato e può sentirsi obbligato a offrire la possibilità di separazione in modo da consentire la genitorialità con un altro/a partner. Inoltre la spontaneità sessuale può venir inibita dalla necessità di avere rapporti sessuali programmati e finalizzati alla riuscita del trattamento, perdendo l’aspetto ludico o del piacere.
Tuttavia se l’infertilità viene affrontata con solidarietà tra i partner, se viene riscontrato un atteggiamento empatico da parte del medico (sempre più raccomandato a livello internazionale, tanto da essere considerato – anche da parte delle coppie – parte integrante di un buon trattamento), se si effettua una terapia individuale e di coppia da psicosessuologi esperti nel settore ed è presente il sostegno da parte dei pari, questa esperienza può rafforzare e talvolta migliorare il rapporto di coppia.
Si ringrazia per la collaborazione la dr.ssa Silvia D’Antona
Adele Fabrizi
Psicologa e psicoterapeuta
Salute - 7 Aprile 2023
Infertilità, l’Oms lancia l’allarme: così reagiscono donne, uomini e coppie di fronte alla patologia
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) considera l’infertilità una patologia e la definisce come l’assenza di concepimento dopo 12-24 mesi di regolari rapporti sessuali mirati non protetti.
L’infertilità in Italia riguarda circa il 15% delle coppie mentre, nel mondo, circa il 10-12%. Questa patologia può riguardare l’uomo, la donna o entrambi (infertilità di coppia). Può anche però accadere che vi sia un’impossibilità per quella particolare unione tra individui di concepire la vita. Nel nostro paese l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in collaborazione con il Ministero della Salute, promuove studi e ricerche sulle cause ambientali, psicologiche, cliniche, dell’infertilità e organizza campagne di informazione per la sua prevenzione.
In tutti i casi di malattie e cure che possono compromettere la capacità riproduttiva di un individuo è necessario informare i pazienti del possibile danno sulla loro futura fertilità e sulle possibilità per preservarla. Per le donne adulte si può effettuare la crioconservazione di ovociti, embrioni o tessuto ovarico; per le bambine e ragazze prepuberi solo la crioconservazione di tessuto ovarico. Per l’uomo adulto la crioconservazione del liquido seminale, mentre per i ragazzi prepuberi solo del tessuto testicolare.
La procreazione medicalmente assistita (PMA) comprende sia tecniche più semplici, come l’inseminazione intrauterina con l’introduzione del liquido seminale all’interno della cavità uterina, sia tecniche più complesse, dove l’incontro dei gameti si verifica all’esterno del corpo della donna e, solo dopo l’inseminazione dell’ovocita e l’eventuale fecondazione, l’embrione sviluppato viene trasferito in utero (Iss, 5 gennaio 2022).
Uno specifico rapporto dell’Oms fa il punto sulla letteratura internazionale dedicata agli aspetti psicologici della salute riproduttiva delle donne (Mental health aspects of women’s reproductive health. A global review of the literature, Oms, 2009). Diversi autori hanno ipotizzato delle cause di origine psicologica dell’infertilità, come ad esempio difficoltà nell’identificazione sessuale, ambivalenza verso la genitorialità, ansia e depressione. Tali ipotesi sono state proposte per spiegare i casi di infertilità per i quali non viene identificata una causa riconoscibile di tipo biologico (infertilità idiopatica). Ci sono anche comportamenti che rappresentano un rischio comprovato d’infertilità, come i disordini alimentari, il fumo, l’abuso di alcol e l’uso di droghe, compreso il doping.
A prescindere dalla causa dell’infertilità (fattori biologici e/o psicologici) essa rappresenta un fenomeno che causa grande dolore ed emozioni come rabbia e frustrazione, accompagnati da un profondo senso di colpa e d’inadeguatezza. L’aiuto per accettare serenamente sia un’eventuale vita senza figli, o l’adozione e la PMA come alternative possibili e soddisfacenti, va prospettato con chiarezza all’inizio di qualsiasi trattamento.
L’infertilità, infine, viene spesso descritta come l’esperienza di perdita di un’intera dimensione di vita, condizione questa che comprensibilmente causa depressione. Reagire alla sofferenza psichica è importante: acquisire informazioni sull’infertilità e assumere un ruolo attivo nel prendere decisioni riguardo ai trattamenti da eseguire o meno aiuta a combattere la depressione. Al contrario, negare il problema espone al rischio di un’aspettativa irrealistica nei confronti dei possibili trattamenti, rende vulnerabili alle disillusioni e potrebbe comportare una vera e propria ossessione circa il raggiungimento di una gravidanza.
Donne e uomini reagiscono con differenti modalità. Le statistiche c’informano del fatto che la grande maggioranza delle donne che affrontano un trattamento per l’infertilità mostra, sia pure in misura diversa, sintomi di ansia, irritabilità, profonda tristezza, autocolpevolizzazione, di motivazione e desiderio sessuale, con tendenza all’isolamento e ipersensibilità. Molto comune è il sentimento di colpa per scelte o comportamenti passati che vengono ritenuti causa d’infertilità. Una reazione opposta, ma anch’essa diffusa, è la rabbia contro il partner, contro amici che hanno bambini e contro chi si permette di dare consigli fuori luogo e non richiesti. Inoltre, specialmente in Italia, le pratiche per un’eventuale adozione o le tecniche di PMA sono lunghe ed economicamente dispendiose, fattore che discrimina e demoralizza chi desidera intraprendere queste alternative validissime per coronare il sogno di diventare genitore.
Le donne complessivamente soffrono più degli uomini a causa dell’infertilità, indipendentemente da chi nella coppia è infertile; mentre gli uomini soffrono soprattutto della propria infertilità, che viene vissuta spesso come segno di impotenza e di inadeguatezza sessuale. Inoltre, probabilmente poiché la maggior parte degli accertamenti e dei trattamenti viene eseguita sul corpo femminile, le donne spesso provano senso di colpa o di inadeguatezza anche se il fattore di infertilità è maschile.
Poniamo inoltre il focus sul fatto che, culturalmente, la nostra è sempre stata una società di stampo patriarcale, e che per anni il ruolo della donna è stato vincolato prettamente all’essere madre; ne consegue che il primo obiettivo dopo un matrimonio o nel rapporto di coppia era rappresentato dalla nascita di un figlio (con grande pressione sociale).
L’infertilità può influenzare negativamente non solo i singoli, ma anche la vita di coppia, infatti il senso di colpa e di biasimo possono avere effetti insidiosi sulla vita sessuale. Il partner infertile (uomo o donna) può temere di non essere accettato e può sentirsi obbligato a offrire la possibilità di separazione in modo da consentire la genitorialità con un altro/a partner. Inoltre la spontaneità sessuale può venir inibita dalla necessità di avere rapporti sessuali programmati e finalizzati alla riuscita del trattamento, perdendo l’aspetto ludico o del piacere.
Tuttavia se l’infertilità viene affrontata con solidarietà tra i partner, se viene riscontrato un atteggiamento empatico da parte del medico (sempre più raccomandato a livello internazionale, tanto da essere considerato – anche da parte delle coppie – parte integrante di un buon trattamento), se si effettua una terapia individuale e di coppia da psicosessuologi esperti nel settore ed è presente il sostegno da parte dei pari, questa esperienza può rafforzare e talvolta migliorare il rapporto di coppia.
Si ringrazia per la collaborazione la dr.ssa Silvia D’Antona
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Gli odiatori soffrono di un disagio della mente. Ma accorgersene è difficile
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - Non è morta per essere caduta dal balcone, come si era appreso in un primo momento, la donna di 80 anni deceduta all'ospedale di Marsala (Trapani). Lo rendono noto i Carabinieri di Marsala (Trapani). La Procura, diretta da Fernando Asaro, ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti del figlio 51enne per il reato di omicidio preterintenzionale, commesso ai danni della madre convivente. "Il provvedimento, eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Marsala, scaturisce dalle risultanze delle indagini svolte dai militari dell’Arma e coordinate dalla Procura di Marsala, in ragione del decesso della donna, ricoverata da circa tre giorni presso l’ospedale Paolo Borsellino di Marsala per un asserito avvelenamento da farmaci", spiegano i Carabinieri.
"La ricostruzione dei fatti ha permesso di comprendere che la donna sarebbe morta quale delle gravi lesioni riportate a seguito delle percosse subite dal figlio nei giorni antecedenti dal ricovero- dice l'Arma- Il provvedimento, terminato con la traduzione del 51enne presso il carcere di Trapani, sarà oggetto di convalida dal GIP del Tribunale di Marsala nei prossimi giorni. Le indagini preliminari sono in corso".
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - Una donna è morta precipitando dal balcone di casa. E' successo a Marsala, nel trapanese. I carabinieri hanno fermato il figlio con l'accusa di avere spinto la madre dal balcone, in via Oberdan. L'accusa è di omicidio. Sarà adesso il gip a pronunciarsi sul fermo del figlio. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore di Marsala Fernando Asaro.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "C’è una sola parola per le espressioni usate dal Presidente americano nei confronti di Zelensky. Vergogna. Profonda. Totale. Assoluta. Passeranno questi tempi bui, tornerà l’America. Sempre dalla parte dell’Ucraina". Lo scrive il senatore Pd, Filippo Sensi, sui social.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Trump ha detto, tra le altre cose, che Zelensky è un dittatore che ha voluto lui la guerra. Non una parola critica su Putin, che ha pianificato una invasione su larga scala dell’Ucraina libera e democratica, e sul fatto che la sua guerra di invasione totale sia fallita, nonostante la sproporzione delle forze in campo e nonostante gli aiuti militari da parte occidentale siano stati inviati con pesanti restrizioni. Da Trump non una parola di distinzione tra aggredito e aggressore, tra diritto internazionale e arbitrio, tra democrazia e tirannia”. Lo dichiara il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.
“Ci dovremo abituare al continuo tentativo di Trump di ribaltare la realtà. Ma ciò a cui non possiamo abituarci è il fatto che in Italia ci sia chi plauda alla prepotenza di Trump, condita di retorica antieuropea, anzichè condannarla. Ieri Salvini, oggi Conte. A quanto capisco, fosse per Conte, che non può intestarsi la leadership dell’opposizione, oggi l’intera Ucraina sarebbe una provincia russa, esattamente come lo è diventata la Bielorussia, e Putin sarebbe pronto a schiacciare sotto il suo tallone tirannico altri paesi, anche dell’Unione, in nome della ritorno della grande Russia. Tanto, a noi cosa importa?”, conclude.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Una parlamentare Pd di lungo corso esce dall'aula esclamando: "Se non ci fosse Nordio, qualcuno lo dovrebbe inventare. Guarda, io voterei no alla mozione di sfiducia martedì...". E poi rivolta ai colleghi: "Ma avete visto le facce di quelli di Fdi? Sono sbiancati". Quello che è successo in aula oggi alla Camera al question time è che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto alla domanda di Pd e Iv sulla quale, ieri, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano, aveva spiegato che non era possibile rispondere in aula in quanto informazione 'classificata'. Insomma, roba da Copasir. Non da riunione dell'aula, trasmessa in diretta.
Un corto circuito di fronte a cui le opposizioni incalzano parlando di "governo allo sbando", di "situazione fuori controllo". "Ma nelle mani di chi siamo? Siamo nelle mani di nessuno. Ieri con un atto gravissimo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano ha secretato, oggi lei ministro Nordio viene in aula e spiattella tutto. Ma non vi siete parlati?", sbotta in aula Davide Faraone di Iv.
La domanda in questione era se la polizia penitenziaria avesse o meno in uso lo spyware di Paragon. E il ministro Nordio - "a braccio", sottolineano dal Pd - ha risposto che no, "la polizia penitenziaria non ha mai usato quel sistema". Commenta Matteo Renzi: "Oggi Nordio ha messo molto in difficoltà Mantovano: ecco perché Mantovano non voleva che Nordio rispondesse in Aula", scrive sui social. Resta il fatto, aggiunge il leader di Iv, che sono state spiati cittadini - tra cui il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, e Luca Casarini - sono stati "intercettati in modo illegale: chi è stato?", chiede Renzi annunciando di voler andare fino in fondo alla vicenda: "Noi chiederemo accesso agli atti sulle spese per intercettazione di tutte le Procure della Repubblica. E non ci fermiamo".
Elly Schlein chiama in causa la premier Giorgia Meloni che "ormai si è data alla latitanza": dopo la vicenda Almasri, "ora il governo tenta di squagliarsela anche sul caso Paragon". Sottolinea la segretaria del Pd: "Sappiamo che giornalisti e attivisti italiani sono stati spiati con il spyware Graphite, utilizzato esclusivamente da organi dello stato. È preciso dovere del governo fare chiarezza e dirci chi spiava queste persone e per quale motivo. Cosa sta nascondendo il governo Meloni? Il Paese si merita risposte e il luogo dove fornirle è il Parlamento".
Anche Riccardo Magi si rivolge a Meloni: "Sul caso Paragon il Governo è in cortocircuito totale. Ieri le informazioni erano secretate, oggi Nordio cambia idea e risponde. Nel frattempo, resta il mistero totale su chi ha utilizzato lo spyware di Paragon per intercettare persino i giornalisti. Giorgia Meloni non ha più alibi: deve venire con urgenza in Parlamento e spiegare se in questa vicenda c'è un coinvolgimento di apparati dello Stato e quali, eventualmente, quelli coinvolti". Mentre Andrea Orlando fa notare un'altra voce 'mancante': "Perché in tutte queste ore il responsabile della struttura del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, che ha la responsabilità sulla polizia penitenziaria, non ha ancora detto una parola? Immaginiamo che se domani mattina la Polizia di Stato o i Carabinieri avessero intercettato in maniera illegale, o se ci fosse questo sospetto, il Comandante generale dei Carabinieri o il Capo della Polizia direbbero che è vero o che non è vero o che stanno indagando".
Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, poi, aggiungono anche un altro tassello. "Abbiamo un sacco di interrogativi e il governo continua a non rispondere. E ci siamo posti anche questa domanda: la sera prima che Casarini" scoprisse lo spyware nel suo telefono, "io ero a cena con Luca Casarini e c'erano anche altri parlamentari della Repubblica: mi hanno osservato? Mi hanno spiato?".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Si avvicina l’appuntamento con l’Italian Investment Council by Remind, la piattaforma di dialogo che riunisce istituzioni nazionali, internazionali e Locali, insieme a imprenditori, manager, esperti e professionisti, per affrontare le sfide e cogliere le opportunità di sviluppo per la Nazione. L’incontro, organizzato da Remind (Associazione delle Buone Pratiche dei Settori Produttivi), si terrà il prossimo 25 febbraio a Palazzo Ferrajoli e vedrà la partecipazione di figure di rilievo del panorama istituzionale, economico, industriale con l’obiettivo di delineare strategie efficaci per la crescita sostenibile dell’Italia, un’agenda di rilievo per lo sviluppo della Nazione.
L’iniziativa si propone come uno spazio di confronto tra pubblico e privato, volto a promuovere politiche industriali sugli investimenti e a valorizzare le buone pratiche italiane in Europa e nel mondo. L’IIC verrà aperto dai saluti istituzionali di Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, mentre tra i keynote speaker e i relatori attesi figurano Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento Europeo, Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Edoardo Rixi, Lucia Albano Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Alessandro Morelli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – DIPE, Nicola Procaccini Parlamentare Europeo, Renato Loiero, Consigliere per le Politiche di Bilancio del Presidente del Consiglio, Paolo Grasso, Capo di Gabinetto del Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, Serafino Sorrenti Chief Information Officer Presidenza del Consiglio, Ferruccio Ferranti, Presidente Mediocredito Centrale, Stefano Pontecorvo, Presidente Leonardo e Vincenzo Sanasi d’Arpe, Alessandro Moricca Amministratore Unico Pagopa, Amministratore Delegato Consap, Giuseppe Romano Coordinatore Zes Unica, Simona Camerano Responsabile Scenari Economici Cdp, Virgilio Pomponi Vice Capo di Gabinetto Ministero dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Curcio Commissario Straordinario per la Ricostruzione Emilia Romagna, Toscana e Marche, Lamberto Giannini Prefetto di Roma, Pierluigi Biondi Sindaco l’Aquila, Alessandro Dagnino Assessore all’Economia Regione Sicilia, Marco Nardini Cfo Corporate Service GreenIt, Salvatore Corroppolo Direttore Affari Generali Dipartimento Pnrr del Mase e Don Antonio Coluccia.
Nel corso dell'iniziativa ci sarà un keynote speech di Dario Lo Bosco Presidente Rfi - Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane sull’innovazione e la sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità.
I temi in discussione spazieranno dalle politiche europee per la crescita economica, alla sicurezza e difesa come pilastri dello sviluppo territoriale, fino alle nuove sfide legate alla transizione energetica, all’innovazione tecnologica ai trasporti sostenibili. Un elemento centrale dell’Italian Investment Council sarà il rafforzamento della collaborazione tra settore pubblico e privato, fondamentale per sviluppare strategie di investimento efficaci e sostenibili. In questa prospettiva, le buone pratiche dei settori produttivi rappresentano un modello di riferimento per la crescita economica dell’Italia con un focus di approfondimento sugli scenari economici da parte di Marco Daviddi (Ey), le testimonianze imprenditoriali sulla rinascita del mezzogiorno a cura di Fabrizio Marchetti (B21) e Gabriele Scicolone (Artelia Italia) e sull’immobiliare allargato con un intervento di Massimiliano Pierini (Rx Italy) e di Luca Dal Fabbro (Iren).
L’evento vedrà la partecipazione di esperti e leader del mondo imprenditoriale, tra cui, Bruno Rovelli (Blackrock Italia) Ivano Ilardo (Yard Reaas), Paolo Vari (Ideare), Francesco Burrelli (Anaci), Giulio Gravina (Italpol), Massimo Ponzellini (Centro Studi Giuseppe Bono), Emiliano Boschetto (eFm), Marta Borri (Galeotti), Michele Stella (Polis Sgr), Giorgio Pieralli (Zurich Group) che porteranno la loro esperienza su innovazione, competitività e sostenibilità nei rispettivi ambiti. Il dialogo tra istituzioni e imprese consentirà di individuare percorsi condivisi per rendere l’Italia più attrattiva per gli investitori, valorizzando al contempo le eccellenze nazionali.
Sottolineando l’importanza di creare un ambiente favorevole agli investimenti, il presidente di Remind e promotore dell’Italian Investment Council, Paolo Crisafi, ha dichiarato: “L’Italia ha un potenziale straordinario che deve essere tutelato e promosso. Stiamo collaborando, Istituzioni e Settori Produttivi, affinché la nostra Nazione diventi sempre più attrattiva per gli investitori, senza però snaturare la nostra identità economica e culturale. L’obiettivo è coniugare sviluppo e tradizione, facendo leva sulle eccellenze del Made in Italy per rilanciare la nostra economia in un’ottica di crescita sostenibile e duratura.”
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "L'approccio imperiale di Donald Trump al negoziato per la pace in Ucraina - che prevederebbe che il 50% delle risorse e delle infrastrutture di Kiev vada agli Stati Uniti, oltre al diritto di prelazione per l’acquisto di minerali esportabili e per la concessione di tutte le future licenze - pone in secondo piano la libertà e la democrazia per l'Ucraina e con esse l'esigenza di sicurezza dell'Europa intera. A noi pare inaccettabile: stiamo con Kiev per i valori che il Presidente Mattarella ha ricordato e per cui è stato attaccato dal Cremlino”. Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“Il vicepremier Salvini, invece che occuparsi di treni, ha fatto sapere che sta con l’invasore russo. A questo punto, non sarebbe il caso che Meloni venisse in Parlamento a rendere nota la sua posizione sul piano Trump, aggiornare le Camere sugli ultimi sviluppi, dando vita a un dibattito parlamentare sulla questione ucraina, fondamentale per il futuro dell’Italia e dell’Europa? Almeno daremmo il segnale di essere ancora in una democrazia parlamentare, cosa non scontata nemmeno più in Europa”, conclude Magi.