“In questo momento posso solo pregare per lui, per il mio amico. Sì, perché Silvio Berlusconi per me è una storia che va e ritorna. La sua vita è legata a doppio fila alla mia. E non certo per il bunga bunga o per altre frescacce. Ci unisce un affetto fraterno e la nostra amicizia non è mai finita”. Così dice Emilio Fede, in un’intervista rilasciata a La Stampa, commentando la notizia del ricovero in terapia intensiva del leader di Forza Italia a causa di un’infezione polmonare che è sopraggiunta in un contesto di indebolimento fisico generale a causa della leucemia mielomonocitica cronica che gli è stata diagnosticata. “La mia carriera giornalistica era già avviata ma è grazie a lui se è progredita. Gli devo tanto…”, ammette l’ex direttore del Tg4, che aggiunge: “Silvio è un lottatore. Sono sicuro che sta pensando alla sua mamma, per la quale aveva un amore assoluto, e che questo pensiero lo sta aiutando. Avevano un legame incredibile e lui chiederà alla sua mamma di aiutarlo a superare anche questa brutta situazione”.