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Russell Crowe rivela: “Ho vissuto un’esperienza paranormale mentre ero sul set de ‘L’esorcista del papa’, ci sono state strane coincidenze”

di F. Q.

Capita spesso che gli attori si immedesimino profondamente nei personaggi e nelle storie che interpretano. Ma quello che è successo a Russel Crowe va oltre. L’attore è il protagonista del nuovo film “L’esorcista del papa” (in uscita il prossimo 13 aprile) e, in un’intervista a Unilad, ha rivelato che durante le riprese ha vissuto un’esperienza che definisce “paranormale”. Per capire meglio la questione occorre fare un passo indietro e guardare alla trama della pellicola: si tratta infatti della vera storia di Padre Amorth, capo esorcista del Vaticano realmente esistito che ha compiuto migliaia di esorcismi e, mentre era impegnato nel caso di un ragazzo posseduto, ha finito per scoprire una cospirazione. Cosa è successo allora a Russel Crowe? “Penso che fossimo tutti consapevoli della necessità di mantenerci sani di mente nel corso delle riprese – ha iniziato a raccontare l’attore -. Ci sono state sicuramente delle piccole coincidenze strane, ma bisogna mantenere l’equilibrio. Una volta sono arrivato a casa e c’era un uccello morto al centro della porta dell’abitazione in cui stavo e gli uccelli sono piuttosto simbolici nel film. Nella mia testa ho provato a razionalizzare la cosa in un altro modo: che doveva esserci qualche creatura nei boschi intorno a dove vivevo che si era accorta che ero andato via per qualche giorno e mi stava lasciando un regalo di bentornato…”, ha spiegato. Quindi ha ammesso di essere “molto superstizioso” e di non amare affatto i film dell’orrore.

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