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Va in bagno e ha delle perdite di sangue. La corsa in ospedale, poi la drammatica diagnosi: “Ho 37 anni e non vedrò crescere i miei figli”

Sintomi, prevenzione, cause e diagnosi della malattia di Steven, papà di due bimbi

di Paolo Aruffo

Tanti anni davanti, una moglie con cui invecchiare e due figli piccoli da crescere con amore. Così Steven Turner, 37 anni, si era immagino la propria vita. Ma il destino, a volte, è crudele: “Cerco di essere ottimista e penso che combatterò, ma altre volte mi ritrovo sul divano a piangere“. Siamo a Hullbridge, in Inghilterra. Qui, stando a quanto riportato da Echo-News, vive Steven, papà di due bimbi. Davanti a lui, purtroppo, pochi anni da vivere ancora. Tutto è nato a febbraio 2022, quando il 37enne era andato al bagno e aveva notato delle grandi perdite di sangue. Poi di nuovo tre volte in bagno. A quel punto aveva chiamato l’ambulanza, che lo aveva trasportato in ospedale. Lì, dopo alcuni esami, i medici gli avevano diagnosticato un male terribile: un cancro all’intestino, che poi si è diffuso sia al fegato che al rivestimento dello stomaco.

Quindi si è sottoposto a 4 cicli di chemioterapia e 25 sedute di radioterapia, oltre ad un’operazione chirurgica che risale a tre mesi fa. Purtroppo sembra che tutto questo non basterà: “Non avrei mai pensato che all’età di 37 anni non avrei visto i miei due figli crescere – ha dichiarato lui -. [..] Piango perché so che non vedrò i miei bambini diventare grandi, mi mancheranno i loro primi giorni di scuola, le grandi e piccole cose. Sono triste perché forse ho dato la vita per scontata, mi aspettavo solo di invecchiare insieme a mia moglie: ora tutto ciò che posso fare è affrontare ogni giorno come viene, e combattere più duramente che posso”. Intanto su GoFundMe è stata lanciata una raccolta fondi per sperimentazioni (che al momento conta 8.215 sterline). Secondo i dottori, si legge sulla pagina della raccolta fondi, l’aspettativa di vita è di circa due anni: un tempo in cui Steven lavorerà ad un album di ricordi da lasciare ai figli per quando saranno grandi: “Non posso credere che tante persone, anche estranee, mi stiano aiutando così tanto. Mia moglie? È fantastica, non so cosa farei senza di lei”. Una storia drammatica, che in parte ci riconduce con il pensiero a quella di Gianluca Vialli.

IL TUMORE ALL’INTESTINO (COLON) – SINTOMI, PREVENZIONE, CAUSE E DIAGNOSI – Ogni storia raccontata può essere l’occasione per fare informazione, anche oltre i singoli fatti. Per questo attingiamo sinteticamente da un articolo del 1° ottobre 2021 del sito dell’AIRC sul tumore all’intestino (colon), una delle neoplasie più diffuse nel mondo occidentale. Innanzitutto di cosa si tratta: “Il tumore del colon-retto è un cancro che si forma nei tessuti del colon o del retto. Colon e retto fanno parte dell’intestino, l’organo che assorbe le sostanze nutritive assunte con il cibo”. Quanto è diffuso questo tipo di cancro e chi colpisce maggiormente? “La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è maggiormente diffusa in persone fra i 60 e i 75 anni, con poche distinzioni fra uomini e donne. In Italia le stime più recenti parlano di oltre 43.700 nuovi casi all’anno: circa 20.282 nelle donne e 23.420 negli uomini (dati da I numeri del cancro in Italia 2020)”. Qual è il tasso di mortalità? “La mortalità per il cancro del colon-retto è in forte calo, con tassi diminuiti di circa il 10 per cento nell’ultimo quinquennio. Questi progressi sono attribuibili principalmente ai programmi di screening, alla diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie, sia chirurgiche sia mediche, sempre più mirate”. I fattori di rischio sono di tre tipi: nutrizionali, genetici e non ereditari. In ordine: “Molti studi hanno dimostrato che una dieta ad alto contenuto di grassi e proteine animali e povera di fibre è associata a un aumento dei tumori intestinali. Viceversa, diete ricche di fibre, caratterizzate da un alto consumo di frutta e vegetali, sembrano avere un ruolo protettivo. Obesità e sovrappeso costituiscono ulteriori fattori di rischio, in genere legati a una alimentazione e a uno stile di vita poco sani”. “È possibile ereditare la predisposizione ad ammalarsi di tumore del colon-retto se nella famiglia d’origine si sono manifestate malattie come le poliposi adenomatose ereditarie e il carcinoma ereditario del colon-retto su base non poliposica”. Come sempre fumo e sedentarietà svolgono un ruolo cruciale: “Nel determinare il rischio di ammalarsi di tumore del colon-retto sono importanti anche l’età (l’incidenza è superiore nelle persone anziane), il fumo, la sedentarietà, le malattie infiammatorie croniche intestinali, una storia clinica passata di polipi del colon o un pregresso tumore del colon-retto”.

I sintomi sono variabili, a volte anche non facilmente percepibili. Generalmente si tratta di perdite di sangue, come nel caso di cui abbiamo appena parlato, rilevabili con un esame delle feci per la ricerca del cosiddetto “sangue occulto”. Stanchezza, mancanza di appetito, anemia, perdita di peso e stitichezza alternata a diarrea possono essere altri campanelli d’allarme. Per quanto riguarda la prevenzione, il nostro sistema sanitario nazionale ci viene incontro. In Italia, infatti, è attivo un programma di screening nazionale dedicato alla diagnosi precoce del tumore del colon-retto. Esso è completamente gratuito e può svolgersi con modalità diverse a seconda delle Regioni. In genere viene offerto l’esame per la ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF) per tutti gli individui tra i 50 e i 70 (o 74) anni di età, con cadenza biennale. In caso di positività dell’esame è indicata la colonscopia. Infine le cure: “La strategia terapeutica più adatta viene scelta caso per caso sulla base di diverse caratteristiche del paziente e della patologia. Il trattamento più comune e più efficace per il tumore del colon-retto, soprattutto se la malattia è negli stadi iniziali, è la chirurgia. [..] Nei tumori del retto, la chirurgia è spesso preceduta da chemioterapia e radioterapia. [..] Negli anni più recenti anche l’immunoterapia con inibitori dei checkpoint immunitari si è aggiunta alle opzioni di trattamento disponibili per il tumore del colon-retto, da sola o in combinazione”. Per tutte le altre info visita il sito www.airc.it.

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