Tra un impegno sulle case di comunità e un ragionamento sui fondi del Pnrr, ecco l’annuncio del ministro Schillaci che non mancherà di far discutere per mesi, forse anni: “Depenalizzazione degli errori medici? Dai dati che abbiamo gran parte delle cause giudiziarie contro i medici finiscono in un nulla di fatto, nell’assoluzione. Per questo va depenalizzato il reato”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, in un’intervista al Messaggero, in merito alla proposta di depenalizzazione degli errori medici, ad esclusione del dolo, per limitare la cosiddetta medicina difensiva. Schillaci aggiunge poi che “la medicina difensiva è un male. Porta i medici a prescrivere troppi esami, ingolfa le strutture, aumenta le liste di attesa. E le dico da medico: confonde anche il medico curante che da tanti, troppi, accertamenti deve trarre le conclusioni”.

Il ministro inoltre annuncia: “A breve sarà varato il fascicolo sanitario elettronico. Sarà descritta la storia clinica di ogni cittadino. In questo modo, con i dati digitalizzati, miglioreranno le cure perché ovunque andrà a chiedere assistenza, in qualsiasi struttura sanitaria, il medico potrà conoscere subito la sua situazione pregressa”.

“Noi abbiamo intavolato sin dai primi giorni del mio arrivo un continuo rapporto con i rappresentanti dei medici di medicina generale – ricorda Schillaci -. Sono indispensabili nella governance della sanità pubblica. Il carico di adempimenti burocratici per i medici di medicina generale sarà diminuito. Senza questo fardello, avranno più tempo da dedicare ai loro pazienti. Per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando a un provvedimento legislativo che presto sarà pronto e che riguarderà anche il ruolo cruciale delle farmacie. Con i medici di medicina generale stiamo anche trovando delle formule grazie alle quali i medici più giovani, i neo assunti, possano collaborare con le case di comunità. Sulle case di comunità -afferma il ministro- sono fiducioso che si possano realizzare tutte quelle previste dal Pnrr”.

“Sono sempre più i medici che dicono basta, che abbandonano una professione che ogni giorno si fa più difficile, per le condizioni insostenibili di lavoro” ha affermato il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. “Medici aggrediti, minacciati, sottoposti a violenza fisica e psicologica. In ospedale, negli ambulatori di guardia medica. Medici ospedalieri costretti a turni infiniti, medici di famiglia che rispondono sino a tarda sera alle richieste dei pazienti e, quando devono assentarsi anche solo per un giorno, non trovano un sostituto. Medici denunciati, nella maggior parte dei casi ingiustamente, che passano anni sotto la pressione di un processo, prima di essere assolti. Per questo – continua – abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, in particolare, condividiamo il provvedimento contro la violenza, così come l’intenzione di depenalizzare la responsabilità medica”.

Plaudono le associazioni e sindacati dei medici. “Bene il ministro in merito alla depenalizzazione della responsabilità medica: solo in Italia, Polonia e Messico l’errore medico rischia di essere sanzionato penalmente – commenta Guido Quici, presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed -. Si tratta di un intervento che chiediamo da tempo e che reputiamo essenziale per ridare maggiore serenita’ ai medici e per ridurre il ricorso alla medicina difensiva. Ora bisogna lavorare rapidamente al provvedimento”. Sulla stessa linea il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, secondo il quale tale modifica va fatta “il prima possibile, proprio per normalizzare l’accesso alle prestazioni nella sanità pubblica”.

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