“Hai bisogno di un bidet, ma non per il motivo che pensi”: questo è il titolo dell’articolo del Washington Post diventato virale sul web in queste ore. Più che un articolo, infatti, è un editoriale del giornalista Michael J. Coren che, nell’ultima puntata della sua rubrica “Climate Coach”, rivolge un sentito e accorato appello agli americani affinché inizino ad utilizzare il bidet, non tanto per una questione igienica ma soprattutto ambientale. Ebbene sì, perché, come sottolinea l”ecoeditorialista”, circa 15milioni di alberi vengono abbattuti ogni anno solo per produrre la carta igienica necessaria a soddisfare il fabbisogno degli americani, per non parlare poi dei danni ambientali causati dalle cosiddette salviettine umide igieniche che intasano le condutture della fogna. “La persona tipica negli Stati Uniti usa circa 24 rotoli di carta igienica all’anno. È circa tre volte più degli europei e tra i più alti consumi pro capite di qualsiasi paese. Se il Paese passasse ai bidet, milioni di alberi rimarrebbero probabilmente in piedi ogni anno”, scrive Coren.
Quindi il giornalista sottolinea come non ci siano scuse economiche che tengano: “L’acquisto di un bidet si può anche ripagare in meno di un anno. Un’analisi dell’industria della carta condotta dalla società di ricerca RISI ha rilevato che gli americani consumano in media circa 24 rotoli di carta igienica all’anno ma alcune stime lo collocano al di sopra di 85 rotoli. Ai prezzi odierni, la persona media spenderebbe almeno $30 all’anno in carta igienica. Poiché i sedili per bidet più economici si vendono all’incirca allo stesso prezzo, è un investimento che può ripagare nello stesso anno. Il risparmio per le famiglie è ancora maggiore”. E non ci sono scuse nemmeno di spazio: Coren illustra anche come dal Giappone sia stato ormai sdoganato il tutto il mondo il water con bidet integrato.