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Bimbo abbandonato alla Mangiagalli, Luca Trapanese contro Ezio Greggio: “Il piccolo Enea merita una ‘mamma vera’? È la frase più brutta che abbia mai sentito”

L'assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, padre di Alba, bimba con sindrome di Down che ha adottato nel 2018, ha voluto replicare al conduttore

di F. Q.

La storia del piccolo Enea, il neonato lasciato nella Culla per la Vita della Clinica Mangiagalli di Milano il giorno di Pasqua, ha commosso tutta l’Italia. E, come immancabilmente accade, ha aperto il dibattito sul tema dei sostegni alla maternità. E così in campo è sceso anche Ezio Greggio: nelle scorse ore, il conduttore ha pubblicato sui social un videomessaggio in cui si appella alla mamma del bimbo, invitandola a ripensarci e offrendole un aiuto economico. Parole che sono state ritenute fuoriluogo, oltre che offensive da molti, e che hanno infiammato ancor più la polemica. A lui ha voluto rispondere, tra gli altri, Luca Trapanese, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli e padre di Alba, la bimba con sindrome di Down che ha adottato nel 2018. “Ezio Greggio, in un video, invita la madre naturale a ripensarci, a tornare all’ospedale e riprendersi Enea; le promette un cospicuo aiuto economico e chiude con la frase più brutta che io abbia mai sentito: ‘Il tuo bambino merita una mamma vera, non una mamma che poi dovrà occuparsene, ma non è la mamma vera’”, esordisce Trapanese in un post pubblicato sul suo profilo Instagram, dove ogni giorno racconta ai suoi 524mila follower la sua vita di papà single della piccola Alba.

Quindi spiega: “Ho diretto per 15 anni l’unica comunità di ragazze madri a Napoli; conosco il dolore che prova una donna che arriva alla decisione di lasciare un bambino neonato. Sono testimone di volti sofferenti, ma consapevoli della propria scelta. Ricordo ancora una mamma che mi disse che non sentiva altro che fare quel gesto. Lasciare un bambino in ospedale non è abbandonare, è fare una scelta d’amore: significa consegnare una vita nelle mani di qualcuno che potrà amarla e darle la possibilità di trovare la felicità. Enea non può ancora saperlo, ma la sua mamma probabilmente lo ha salvato. Per questo mi sento di dire alla madre di Enea grazie! Grazie per il tuo coraggio, grazie per la tua scelta insindacabile, grazie per aver portato avanti la gravidanza e aver regalato a Enea il dono immenso e indescrivibile della vita”. Ancora, Trapanese sottolinea che è “la stessa gratitudine che provo nei confronti della madre naturale di Alba che, lasciandola in ospedale, ha dato alla mia piccola la possibilità di trovare un papà pazzamente innamorato di lei oltre che in grado di starle accanto in tutti i suoi tanti bisogni”.

“Allora vorrei chiedere a Ezio Greggio se ritiene che io non sia un papà vero – prosegue l’assessore e scrittore napoletano -. Che io sia soltanto ‘uno che ha dovuto occuparsene‘, come ha definito la futura madre adottiva del piccolo Enea. Ma come si può prima pensare e poi dire una frase del genere senza provare neanche un po’ di imbarazzo?! Ricordiamoci sempre che dietro le scelte ci sono le persone, e vanno rispettati sia coloro che decidono di lasciare il proprio figlio neonato in ospedale, sia chi lo accoglie donandogli una famiglia. Ezio Greggio nel suo video dimostra di non rispettare né gli uni né gli altri”. Infine conclude la sua riflessione mandando “enormi auguri a Enea e ai suoi futuri genitori da me e da Alba”.

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