“La situazione è tragica“. Non nasconde le sue preoccupazioni l’imprenditrice agricola Elisa Moretto. La sua azienda, ereditata dalla famiglia, produce riso sul Delta del Po da 35 anni. La siccità ora rischia di metterla in ginocchio. “L’anno scorso abbiamo fatto un quarto del raccolto. Abbiamo 46 ettari dedicati alla coltivazione del riso, ma abbiamo raccolto solo 900 su 3600 quintali. Praticamente il nulla”. E in 12 mesi la situazione non è migliorata. “Nel 2022 abbiamo cominciato a soffrire le pene dell’inferno a maggio, quest’anno già a marzo avevamo il sale nei canali. Il nostro è un problema di cuneo salino, che entra nei nostri canali rendendoli inutilizzabili. Noi non possiamo aspettare 5 o 10 anni che si finiscano le opere infrastrutturali. Dobbiamo solo sperare in abbondanti piogge“.

Articolo Precedente

Siccità, la testimonianza del pescatore: “Il fiume Po ai livelli di giugno. Servono piogge ma anche manutenzione”

next
Articolo Successivo

La pena di morte per gli orsi è una soluzione? Di sicuro siamo lontani dalle leggi della natura

next