"A me gli uomini violenti fanno una pena, sono dei deboli, dei fragili", le parole dell'attrice. "Devono andare in galera, non provo pena. Pensa a quante donne sono state uccise - ha detto la conduttrice veneta - Se qualcuno picchiasse tua figlia ti farebbe pena?"
“Ho preso tante botte in vita mia, compreso da Ergas“, inizia così il racconto choc di Sandra Milo a “Domenica In“. L’attrice racconta le violenze subite da Milo Ergas, ex compagno e padre di sua figlia Debora, inviata de “La vita in diretta”: “Una volta, stavo girando un film al Pincio e stavo nella roulotte. Lui è entrato, in un momento di follia mi ha buttato per terra, mi ha preso a calci nella testa e mi ricordo che io pregavo: ‘Dio mio, fammi morire subito, non resisto più’“.
Il racconto della musa di Fellini si fa dettagliato nel corso della trasmissione in onda nel giorno di Pasqua: “La produzione aveva sentito tutti questi rumori e lui se n’era andato. Mi hanno preso, io ero per terra sanguinante, avevo la mascella rotta, il naso rotto, le orecchie completamente sfasciate. Mi hanno portato all’ospedale a fare le analisi al cranio perché pensavano che fosse rotto, per fortuna non è stato così. Però ho perso completamente l’uso delle orecchie. Uno è distrutto per sempre, perché me l’ha sfracellato. L’altro l’hanno ricostruito e ci sento, però con un orecchio solo“.
“Ma l’hai denunciato? Bisogna denunciare”, chiede Mara Venier, incredula e attonita. “Vabbè, è andata così. Non ho denunciato, mi vergognavo. A me gli uomini violenti fanno una pena, sono dei deboli, dei fragili“, la risposta della Milo incalzata dalla padrona di casa: “Devono andare in galera, non provo pena. Pensa a quante donne sono state uccise – ha aggiunto la conduttrice veneta – Se qualcuno picchiasse tua figlia ti farebbe pena?“.
“No, è chiaro che potrei anche ammazzarlo. Alla fine mi fa pena perché è una forma di grandissima debolezza, di grande fragilità. Non sa come reagisce e reagisce con la violenza. Noi siamo molto più forti. Non cambia nulla, non si ottiene niente. Sono migliaia di anni che l’uomo è così. Ricordati che il primo assassino della storia è stato Caino”, ha concluso Milo che ha compiuto novant’anni lo scorso 11 marzo.