Nonostante il nome, è la seconda per numero di abitanti dell’arcipelago delle Bahamas, ma primeggia per versatilità. Un po’ “american dream”, un po’ caribeña, un’isola che non smette di stupire e incanta chiunque
Quando si dice “Bahamas” si evoca un sogno: un paradiso di 16 isole principali e centinaia di isolotti corallini che spuntano nelle acque limpide dell’Oceano Atlantico, appena più a sud-est della Florida, le più a nord dei Caraibi. Alcune piccole e disabitate, altre paradisi turistici che ricordano Miami, complice la vicinanza alle coste americane. Da repubblica corsara del XVIII secolo, vero e proprio covo di pirati, a buen retiro per tantissimi facoltosi turisti americani ed europei nel Novecento. Oggi l’arcipelago è la destinazione ideale per tutti, perfetta per una vacanza total relax lungo un litorale color madreperla, ad un passo dall’acqua turchina, favola di un mondo sommerso.
Alle Bahamas c’è solo l’imbarazzo della scelta, e l’isola di Grand Bahama è il giusto compromesso: è la più settentrionale e una delle più eterogenee poiché racchiude ancora una bellezza autentica e selvaggia, tra intrecci di mangrovie e foreste lussureggianti, tradizioni e ritmi caraibici rilassati. Una dimensione che non è stata snaturata da una fiorente proposta turistica, che non rinuncia ai campi da golf. L’isola è considerata più tranquilla della principale New Providence, la più popolosa dell’arcipelago dove si trova Nassau, la capitale cosmopolita ad appannaggio USA, ma allo stesso tempo più animata delle Out Islands, conosciute anche come Family Islands. Grand Bahama Island è la meta perfetta per vivere esperienze diverse per tutta la famiglia, soprattutto al Bravo Viva Fortuna Beach dove i più piccoli possono divertirsi con gli animatori che ad intrattenere sono bravi per davvero. L’isola a dispetto del nome, non è la più grande, ma è perfetta per vivere un sogno.
Tante e tutte diverse tra loro, ma le isole dell’arcipelago hanno un comune denominatore: le spiagge, paradisi caraibici bagnati da un mare cristallino. I litorali di Grand Bahama, non temono confronti rispetto alle altre destinazioni del Paese, a cominciare dalla sabbia bianca e fine su cui affaccia il villaggio Bravo, un autentico assaggio di meraviglia balneare. Il Bravo Viva Fortuna Beach si trova su un bellissimo tratto della costa sud-ovest dell’isola, a circa 6 km da Port Lucaya e a 16 km dalla località di Freeport, un paradiso per rilassarsi sotto l’ombrellone o all’ombra generosa di un’alta palma da cocco, ma anche un richiamo alle avventure acquatiche con ogni genere di attività, dalla vela al windsurf, sino alle immersioni che in questo tratto di oceano scoprono una variopinta barriera corallina.
Per godere il sole, il mare e il relax misto a divertimento, meritano una visita anche altre belle spiagge a sud-ovest dell’isola. Se siete appassionati di sport acquatici, da non perdere Lucaya Beach, situata alle porte delle strutture di Port Lucaya. A poca distanza si trova la più tranquilla e meno affollata Coral Beach, mentre se cercate ancora movida da playa, Taino Beach è quello che fa per voi. Si tratta della seconda spiaggia più popolare dell’isola dove spunta il Pirate’s Cove Zip Line and Water Park, un’entusiasmante proposta per i più piccoli.
Tutti possono trovare la propria dimensione a Grand Bahama, anche chi desidera un contatto con la natura più selvaggia. Bellissima Fortune Beach, a soli otto chilometri dal mercato di Port Lucaya, e incantevole Gold Rock Beach, l’angolo di paradiso che stavate aspettando. Questo nastro di sabbia corallina orla un tratto del Parco Nazionale Lucayan, area di 16 ettari protetta dal Bahamas National Trust a 47 km da Freeport. Qui prospera un ecosistema di magnifiche mangrovie, habitat di numerose specie, e una spettacolare vegetazione tropicale, un santuario naturale attrezzato con i minimi servizi per godere del luogo ma nello stesso tempo rispettare l’ambiente. Troverete tavoli da picnic, ideali per una giornata all’insegna del relax e del buon cibo: procuratevi un Conch burger, la versione locale fatta con la polpa del Conch, un mollusco dalla grande conchiglia rosa tipico delle Bahamas, da accompagnare con salsa piccante e patatine fritte proprio come vuole la tradizione. Dopo una pausa appetitosa, visitate il parco dove si susseguono le Caverne Lucayan, il sistema di grotte sotterranee sottomarine più lungo al mondo che si estende per oltre dieci chilometri, uno degli spettacoli naturali più belli dell’arcipelago.
Natura da esplorare e da vivere, dall’entroterra lussureggiante che offre entusiasmanti percorsi da trekking, alle passeggiate rilassanti nel verde, bellissime quelle lungo i sentieri del Rand Nature Center, 40 ettari di bellezze naturali nel cuore di Freeport: pinete, boschi cedui autoctoni ed esotici, e un arboreto di piante endogene dove prosperano una ricca fauna selvatica e tantissime specie di uccelli, tanto da rendere questo luogo una destinazione ricercatissima per il birdwatching.
Dal verde al blu dell’oceano, Grand Bahama Island è il massimo per le attività acquatiche, dai grandi classici come surf e windsurf, al parasailing, dove stemperare l’adrenalina tra mare e cielo prendendo quota sopra le onde. L’isola è inoltre nota per essere un paradiso dei sub, fama ereditata grazie ai primi episodi di Sea Hunt che vennero girati al largo delle sue coste alla fine degli anni ’50. Un tuffo come una scena da film, alla scoperta di relitti sommersi come il Theo’s Wreck, casa di murene verdi giganti e anguille maculate, giardini di corallo, come gli spettacolari punti d’immersione Picasso’s Gallery e il Pillar Castle, così chiamato per i grandi banchi di corallo pilastro tra cui nuotano banchi di pesci ascia e numerose murene.
I punti di immersione sono tantissimi, e per tutti i livelli, tanto da ospitare la Grand Bahama Island Dive Week dal 18 al 24 giugno 2023 che quest’anno giunge alla terza edizione. Un evento che riunisce Bahamas Dive Ambassadors, subacquei e operatori subacquei locali per cinque giorni di eventi sociali e viaggi giornalieri in alcuni dei siti di immersione più iconici delle Bahamas.
La natura esotica dell’isola si racconta anche nell’eden di Garden of the Groves nella località di Freeport, un giardino lussureggiante di 5 ettari attraversato da un dedalo di sentieri e puntellato da belvedere su cascatelle scintillanti. Un angolo di natura addomesticata ma che ripropone tutta la bellezza della flora e della fauna autoctona. Qui spunta anche una piccola cappella, una fedele replica della prima chiesa costruita nel centro urbano di Freeport da Mr. Wallace Groves, il fondatore della città, un banchiere illuminato della Virginia che la costruì con il benestare dello stato. Un po’ parco giochi americano, un po’realtà caraibica, due anime che caratterizzano questa città, che in poco meno di cinquant’anni è diventata una delle più popolose delle Bahamas, puntellata da resort, ristoranti, boutique, locali di ogni genere e un porto turistico.
L’anima più autentica si svela nella cucina locale: l’onnipresenza americana nulla può contro la tradizione caraibica della buona tavola che mixa sapori e saperi con ingredienti freschissimi a km zero, senza rinunciare alle raffinate proposte continentali che rivelano sempre un tocco fresco e tropicale. Che sia una tradizionale frittura di pesce o qualche piatto a base di granchio, “prezzemolo marino” del menù bahamiano, il buon cibo non manca mai. Per il dopocena stuzzicatevi con un buon cocktail provando il “Gully Wash”, il grande classico alcolico delle Bahamas fatto con gin, acqua di cocco fresca e latte condensato. Un altro luogo dove gustare qualche stuzzichino freschissimo è il Mercato di Port Lucaya, perfetto anche per lo shopping e per fare mambassa di souvenir: dai gioielli che intrecciano conchiglie e perle rosa, ai prodotti in paglia, che si tratti di un cesto o una borsa. Oppure un Yellow Bird o il Bahama Mama, i rum più pregiati dell’arcipelago, un batik coloratissimo, il tipico tessuto locale impreziosito da stampe di fiori, coralli e cavallucci marini.
Grande importanza, nell’arcipelago delle Bahamas, è rivestita dal Junkanoo, un tradizionale modo di celebrare il periodo natalizio che, per somiglianza di certi costumi, potrebbe essere assimilabile al Carnevale. Fondamentale per la sua importanza culturale e per le radici storiche che rappresenta, il Junkanoo è un’importante espressione culturale delle Bahamas ed è stato celebrato per secoli come un modo per onorare la libertà, l’ingegno e la creatività del popolo bahamiano. In particolare, l’evento ha una fondamentale rilevanza storica: rappresenta infatti il ricordo di quando agli schiavi, durante il periodo natalizio, venivano concessi tre giorni di libertà. Giorni che utilizzavano per celebrare la ritrovata libertà mascherandosi e sfilando con accompagnamenti musicali, oggi rimasti a corredo di un fondamentale patrimonio storico. La celebrazione, che coinvolge parate con costumi colorati e spettacolari, danze, suoni di tamburi e strumenti a percussione, si svolge in diverse isole delle Bahamas ed è un evento irrinunciabile per chi ha la fortuna di trovarsi qui durante il suo tradizionale periodo di svolgimento.