Il proprietario di una Tesla ha avviato un class action contro la società ai auto elettriche accusandola di consentire ai suoi dipendenti di utilizzare immagini private e/o imbarazzanti prese all’interno dei veicoli per “divertimento di cattivo gusto”. Henry Yeh, di San Francisco, ha si è rivolto al tribunale federale dopo che l’agenzia Reuters ha pubblicato un’inchiesta da cui emerge che gli impiegati di Tesla avevano avuto accesso a video o immagini dei proprietari delle auto all’interno dei veicoli. Nella denuncia si legge tra l’altro che i dipendenti “hanno fatto circolare registrazioni in situazioni private e imbarazzanti, senza il consenso delle persone coinvolte”, grazie ai sofisticati sistemi di telecamere di cui sono dotate le auto. Tra gli episodi citati, che risalgono al 2019, una Tesla che colpiva un bambino in bicicletta, animali domestici in auto e diversi incidenti stradali. La causa chiede al tribunale di ordinare a Tesla di porre fine al “comportamento illecito” e di pagare danni non specificati.
Ufficialmente Tesla garantisce ai clienti la completa tutela della privacy, spiegando che le telecamere sono concepite e progettate per garantire la riservatezza. Tuttavia secondo interviste che Reuters ha realizzato con nove ex dipendenti del gruppo le immagini delle camere venivano visionate e condivise. Un ex dipendente ha citato il caso del video di un uomo che si avvicina a un veicolo completamente nudo. Altre immagini ritenute divertenti venivano trasformate in meme corredati di didascalie e commenti, pubblicati poi in chat di gruppo private. Mentre alcuni post erano condivisi solo tra due dipendenti, altri potevano essere visti da una platea più numerosa. Tecnicamente le immagini di una telecamere non sono associate ad uno specifico cliente o veicolo me risalirvi, utilizzando sistemi di geolocalizzazione, è piuttosto semplice. Le immagini servono a sviluppare i sistemi di guida autonoma istruendoli a riconoscere cartelli stradali, semafori, pedoni, etc. Un ex dipendente ha affermato che alcune registrazioni sembravano essere state effettuate quando le auto erano parcheggiate e spente. Diversi anni fa, Tesla riceveva registrazioni video dai suoi veicoli anche quando erano spenti, se i proprietari davano il consenso. Pratica poi interrotta.