È arrivato in serata in una Belfast blindata con l’Air Force One, mentre diverse centinaia di persone si sono radunate per vedere sfilare il corteo del presidente Usa. Joe Biden è atterrato in Irlanda del Nord, per un viaggio che celebrerà i suoi legami famigliari con l’Isola e il ruolo degli Stati Uniti nel porre fine al conflitto, con la sigla dell’Accordo del Venerdì Santo, del quale ricorre il 25esimo anniversario. e che che 1998 pose fine al lungo e sanguinoso conflitto dei Troubles nell’Ulster. Per Biden, che farà tappa a Belfast e poi a Dublino, è il primo viaggio nell’Isola irlandese da presidente degli Stati Uniti. Ad accoglierlo il premier britannico Rishi Sunak. Nella città decine di agenti di polizia – insieme agli uomini del Secret Service addetti alla protezione del leader americano già arrivati dagli Usa – hanno creato un massiccio dispositivo di sicurezza, chiudendo alcune vie del centro e presidiando i luoghi in cui si svolge la prima tappa della visita. In particolare la zona intorno al Grand Central Hotel, dove alloggia Biden.
Sull’eredità del conflitto, che provocò 3.600 morti, permangono profonde divisioni e le autorità britanniche a marzo hanno innalzato a “grave” il livello di minaccia terroristica in Irlanda del Nord, lanciando l’allarme sul pericolo rappresentanto dai dissidenti dell’IRA, contrari al processo di pace e pronti a nuovi attacchi. Lunedì, un gruppo di giovani ha lanciato bottiglie molotov e dato fuoco a un mezzo della polizia, durante una marcia di dissidenti a Londonderry.
Prima di decollare dal Maryland il presidente ha definito come priorità del suo viaggio il “preservare l’accordo di pace” nell’Irlanda del Nord. Washington infatti era stata protagonista in funzione di garante del Good Friday Agreement firmato dai leader di Regno Unito e Irlanda oltre che dai rappresentanti politici locali: un altro presidente democratico, Bill Clinton, allora aveva mandato come suo emissario il senatore George Mitchell. Un’altra zona di Belfast presidiata dalle forze dell’ordine è il nuovo campus della Ulster University, in cui domani si tiene il discorso di Biden incentrato sul quarto di secolo di pace nella provincia del Regno Unito, preceduto da un incontro con il premier britannico Rishi Sunak. Ieri, in occasione della ricorrenza esatta del Good Friday Agreement, il primo ministro aveva sottolineato l’importanza di “raddoppiare i nostri sforzi sulla promessa fatta nel 1998 e sugli accordi che ne sono seguiti”: un chiaro riferimento alla instabilità politica a Belfast dovuta alla mancata formazione di un governo locale di unità nazionale previsto dall’accordo. Il premier aveva poi aggiunto: “Celebreremo coloro che hanno preso decisioni difficili, accettato compromessi e mostrato leadership”. Un compromesso politico è però oggi lontano nella provincia del Regno in quanto gli unionisti del Dup non intendono formare l’esecutivo coi repubblicani dello Sinn Fein giudicando insufficienti le garanzie sulla modifica del Protocollo per l’Irlanda del Nord raggiunta fra Londra e Bruxelles col Windsor Framework che ha rivisto l’intesa post-Brexit.
Nella provincia poi non sono mancate le allerte alla sicurezza: a quella del governo di Londra, che in via precauzionale aveva alzato l’allarme terrorismo in Ulster da “significativo” a “severo”, secondo gradino sulla scala di pericolo, in vista del periodo delle ricorrenze legate al Good Friday Agreement, era seguita quella della scorsa settimana da parte della polizia nordirlandese riguardante la frangia repubblicana dissidente della New Ira, tornata in azione di recente con un agguato all’ispettore capo John Caldwell, rimasto gravemente ferito. Inoltre lunedì ci sono stati disordini e scontri con le forze dell’ordine a Derry (Londonderry secondo la denominazione britannica e degli unionisti) nell’ambito di una marcia parallela alle celebrazioni dell’accordo promossa da un gruppo di repubblicani dissidenti ultrà, mentre oggi le autorità hanno trovato quattro sospetti ordigni rudimentali nei luoghi della manifestazione. La città è comunque fuori dalle rotte della visita di Biden che già mercoledì si trasferisce in Irlanda nella contea di Louth per visitare i luoghi da dove partirono nell’800 i suoi antenati quando migrarono negli Stati Uniti. Mentre giovedì è il giorno degli eventi ufficiali a Dublino, con l’incontro col presidente Michael Higgins e il primo ministro Leo Varadkar, e l’atteso discorso al Parlamento. La visita di Biden sull’isola si concluderà venerdì con l’ultima tappa nella contea di Mayo, da dove provenivano altri antenati del presidente americano dalle radici orgogliosamente irlandesi.