L’appuntamento è per venerdì 14 aprile alle ore 16 al Gran Caffè Gambrinus di Napoli. Si discuterà di Vincenzo De Luca. Si ragionerà su “Il Monarca” della Campania (dal titolo di un libro Paper First su De Luca), si valuteranno i primi passi di Elly Schlein, se e come la neo segretaria darà seguito ai primi segnali di discontinuità al deluchismo, iniziati col commissariamento del Pd campano e con le nomine nella sua segreteria di diversi rivali storici del governatore (da Marco Sarracino a Sandro Ruotolo fino ad Alfredo D’Attorre). Si riannoderanno insomma i fili di un discorso iniziato un anno fa, quando, proprio di questi tempi, Enrico Letta fece una promessa su Vincenzo De Luca: “Ce ne occuperemo”. Promessa non mantenuta.
Ma il Monarca De Luca è davvero arrivato al capolinea? Se lo chiedono gli autori del libro – Massimiliano Amato, Pino Cantillo, Daniela De Crescenzo, Vincenzo Iurillo, Luciana Libero, Aurelio Musi, Marco Plutino, Isaia Sales, Pietro Spirito, Massimo Villone – che ne discuteranno al Gambrinus con altri ospiti tra i quali Sandro Ruotolo, responsabile nazionale Pd dell’Informazione e tra i principali sostenitori della mozione Schlein, Salvatore Micillo, coordinatore campano del M5s, Alessandra Clemente, ex vice sindaco delle giunte de Magistris, e con i direttori di Repubblica Napoli e del Corriere del Mezzogiorno, Ottavio Ragone ed Enzo D’Errico. “Dalle ultime notizie notizie parrebbe di sì, la Campania dei cacicchi è arrivata al capolinea – scrivono gli autori de ‘Il Monarca’ in un comunicato – la ragazza di Lugano sta tenendo fede alle promesse insidiando la palude deluchiana in quel di Caserta e nella regione. Certo non si può accusare Elly Schlein di non avere coraggio, con un percorso audace che pone nuovi uomini e nuove donne a minare la candidatura al terzo mandato per Vincenzo De Luca. Tuttavia, il cammino è troppo irto di trappole e va seguito passo passo, anche da chi guarda al Pd con una certa diffidenza”.
Secondo gli autori “un cambiamento profondo non può non passare da un collettivo esame di coscienza; da parte di quanti in questi anni hanno considerato che questo strapotere fosse ancora di sinistra, tralasciando i danni ad una regione quanto a sanità, economia, occupazione, aumento della povertà. Plaudiamo quindi, sia pure con cautela – concludono – al mutamento “epocale” confortati dalla novità di un personaggio come la Schlein, forse consapevole insieme ad altri gruppi politici, che nessun rinnovamento può avvenire nel paese se non si parte dal sud”.