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Terzo polo, fumata nera dal vertice Azione-Iv. Calenda a Renzi: “È finita la pazienza, basta con i giochini. Così il partito unico non nasce”

Terzo polo, fumata nera dal vertice Azione-Iv. Calenda a Renzi: “È finita la pazienza, basta con i giochini. Così il partito unico non nasce”
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“Un nulla di fatto. Italia viva ha ribadito che continuerà a fare attività nel 2024, cosa che per noi è inaccettabile. Non si può pensare che nasce un partito e che gli altri continuino a fare le loro attività, per cui Renzi continua a fare politica con Iv mentre nasce un altro partito. Questo non è possibile”. Così Carlo Calenda al termine della riunione del comitato politico del Terzo polo (composto da sei rappresentanti di Azione e sei di Iv), convocata alle 18:30 per deliberare sulla nascita del partito unico dopo le frizioni degli ultimi giorni tra i due leader. La riunione, racconta Calenda ai cronisti, “è iniziata con le parole di Maria Elena Boschi, non precisamente di reciproco rispetto. Io ho tenuto a rimarcare che tutte le cose che io ho portato all’attenzione sono questioni che hanno a che fare con la politica, su come si costruisce seriamente un partito unico, non questioni che hanno a che fare con il personale. Invece noi con Matteo Richetti siamo stati oggetto di attacchi molto violenti. Abbiamo chiarito che questo non è il modo con cui si lavora”. E ancora, come un fiume in piena: “Abbiamo dovuto interrompere la riunione, rimandando a domani, perché forse Renzi ci farà sapere, ma è finita la pazienza“.

Il leader di Azione, poi, ha lanciato una stoccata direttamente al suo (ex?) socio e al suo lavoro al servizio di Stati esteri: “Abbiamo chiarito che negli organi direttivi del partito non potrà esserci chi ha conflitti di interesse, perché questo è un punto fondamentale, e allo stesso tempo gli abbiamo detto che per noi questa questione è dirimente”. Per poi concludere: “Il Pd non è nato con la Margherita che continuava a fare politica parallelamente al Pd. Con un altro segretario che non sedeva negli organi, perché oggi Renzi non si è fatto vedere. Molto chiaramente: ci rincontreremo domani sera ma se questo punto non viene sciolto il partito unico non nasce“. E si rivolge direttamente ai renziani: “Se si vuole chiudere questa operazione, e siamo veramente ai tempi supplementari, smettetela di fare giochini, smettetela di fare attacchi personali. Fate pace con il cervello, volete fare un partito unico o volete tenere in vita tre partiti? Se volete tenere in vita tre partiti amici come prima e ognuno avanti per la sua strada”. E sfida direttamente Renzi: “Domani venga alla riunione e dica come la pensa”.

“Calenda ha chiesto a tutti i membri del comitato politico uscendo di fare dichiarazioni distensive e poi ha fatto il contrario, come sempre”, è il commento polemico dell’ufficio stampa del partito renziano. A differenza di quanto afferma l’ex ministro, però, secondo Iv l’esito del vertice è stato positivo: “La riunione si è conclusa con l’accordo su tutti i punti e con l’aggiornamento a domani alle 17 sulle ultime due questioni. Rimangono aperte la questione soldi, su cui Iv è disponibile a pagare il 50% delle spese come fatto fino a oggi, e la richiesta di Calenda di non fare mai più la Leopolda. Su tutti gli altri punti accordo pieno, sulla base del documento presentato questa mattina da Azione. Lo scioglimento di Italia viva e Azione sarà contestuale all’elezione del nuovo segretario nazionale.

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