di Paola Palmiero
Ho il massimo rispetto per la famiglia del povero ragazzo che è stato aggredito ed ucciso dall’orso, perché è sempre una vita che se ne è andata. Ma da questo ad accusare l’orso di essere un omicida ce ne corre.
Quando si va nel bosco a passeggiare oppure a correre, come nel caso del ragazzo aggredito, c’è il rischio di incontrare orsi, oppure lupi, perché quello è il loro territorio ed il loro ambiente. Come se si entrasse nella loro tana. Ho ascoltato molti esperti in tv dire che gli orsi non aggrediscono l’uomo perché vogliono fare uno spuntino ma lo aggrediscono per paura. Se dovessimo vendicarci per tutti coloro che vengono aggrediti staremmo freschi!
Ora gli amministratori del Trentino hanno deciso di punire l’orso “cattivo”. Come se ammazzando l’orso risolvessero il problema. Spero tanto che il povero orso non si faccia catturare. E poi diciamola tutta. L’uomo ha costruito dove non doveva, anche ai margini del boschi; ha provocato gli incendi ed ha portato gli animali ad allontanarsi dal loro habitat naturale.
Mi ricordo, che quando ci fu il grosso incendio nella Pineta di Castelfusano, i cinghiali si spinsero in città spaventati ed in cerca di cibo. Una volta, addirittura, entrarono fin dentro lo stadio della Stella Polare mentre noi ci allenavamo. Quella volta, per fuggire da loro, corremmo così veloci che facemmo quasi il record del mondo nei 400 metri! Ma non ce la prendemmo certo con loro. Siamo stati noi una delle cause di tutto questo scempio.
Molti hanno detto che la colpa è di coloro che hanno portato nei boschi al ripopolamento di questi animali. Ma molti non pensano o fanno finta di non sapere che questi animali erano quasi scomparsi a causa dell’uomo che li ha uccisi per la loro carne oppure la loro pelliccia. Noi siamo i santi e loro gli orsi cattivi!! Perciò prima di parlare dovremmo farci un bell’esame di coscienza.