I rapporti fra l’azienda Twitter e il suo Ceo Elon Musk non sono certo un idillio. In un’intervista per la BBC, Musk ha infatti dichiarato che il social network ha attualmente circa 1.500 dipendenti, al netto degli 8 mila che aveva prima dell’acquisizione, costata a Musk 44 miliardi di dollari, rivelando quindi che nei 6 mesi in cui è a capo dell’azienda i licenziamenti effettuati sono stati circa 6.500.
Dal canto suo Elon Musk, per festeggiare l’acquisizione dell’azienda, aveva twittato (ovviamente) la frase ‘Let’s that sink in’, interpretabile con un ‘Fatevene una ragione’. Giocando con il termine sink (lavandino), Musk si presentò in azienda con un lavandino.
I dispetti a Twitter e i giochini di parole sembrano essere i passatempi preferiti di Elon Musk, tanto che pochi giorni fa aveva di coprire con un telo bianco la W dell’insegna sull’edificio, trasformando così Twitter in ‘Titter‘, uno slang per indicare il seno femminile. Il proprietario dello stabile ha però richiesto la rimozione del telo, in quanto per legge la società è tenuta a mostrare il nome completo.
Our landlord at SF HQ says we’re legally required to keep sign as Twitter & cannot remove “w”, so we painted it background color. Problem solved! pic.twitter.com/1iFjccTbUq
— Elon Musk (@elonmusk) April 10, 2023
Il proprietario di Tesla ha trovato però un altro un modo di attuare il suo scherzetto in maniera del tutto legale e così ha fatto dipingere la W di bianco, in modo da confondersi con lo sfondo. Riecco Titter…