Cinema

Festival di Cannes 2023, ecco il programma: Alice Rohrwacher, Marco Bellocchio e Nanni Moretti in corsa per la Palma d’Oro

Cannes ’76 mescolerà i grandi autori alle nuove scoperte, tenendo conto delle esigenze produttive, mediatiche, del pubblico e degli operatori del settore

di Anna Maria Pasetti

Alice Rohrwacher, Marco Bellocchio e Nanni Moretti in concorso al 76° Festival di Cannes (16-27 maggio) a siglare una presenza tricolore record che eguaglia quella del 2015, in cui correvano per la Palma d’Oro Sorrentino, Garrone e Moretti. È solo il regista romano a “replicare” la sua partecipazione cannense che era in realtà data per scontata per Il sol dell’avvenire, la cui uscita italiana è prevista per il 20 aprile, eccezionalmente in anticipo sulla premiere sulla Croisette, un privilegio di cui il “Nanni nazionale” gode ormai da anni. Con lui, dunque, anche Rohrwacher con La chimera alla sua terza partecipazione consecutiva in concorso, e il veterano maestro Bellocchio – anche lui saldamente legato al festival diretto da Thierry Fremaux – che porta in concorso il film Rapito. Un apprezzamento straordinario da parte del Festival più glamour del mondo per i colori nostrani, sottolineato anche dallo stesso direttore artistico che ha evidenziato quanto l’Italia sia “un Paese dal grande cinema”. Almeno quanto gli Stati Uniti, l’altra nazionalità particolarmente favorita dai selezionatori di Cannes 2023. Con il già annunciato, Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese a troneggiare nel fuori concorso, gli States sono infatti molto presenti con nomi altisonanti, tra competizione con Wes Anderson (Asteroid City) e Todd Haynes (May December) e fuori competizione con il già annunciato capitolo finale di Indiana Jones per la regia di James Mangold e The Idol di Sam Levinson. A tutti i loro film, ça va sans dire, si accompagneranno cast stellari in voli charter da Hollywood.

Come da linea editoriale approntata da Fremaux e confermata dalla neo presidente Iris Knobloch (la prima donna nella storia a presiedere “le festivàl”), Cannes ’76 mescolerà i grandi autori alle nuove scoperte, tenendo conto delle esigenze produttive, mediatiche, del pubblico e degli operatori del settore. In tale ottica si segnalano grandi ritorni come quello del tedesco Wim Wenders, presente con ben due opere di cui una in concorso (Perfect Days) così come dell’iconico giapponese Takeshi Kitano (Kubi, Cannes Premiere), del grande maestro inglese Ken Loach (in concorso con The Old Oak), del mitico finlandese Aki Kaurismaki (in concorso con Fallen Leaves), dell’artista cinese Wang Bing, anch’egli con due opere di cui Jeunesse in concorso, dello spagnolo Victor Erice in Cannes Premiere, del britannico Steve McQueen in Special Screenings.

Con loro i già vincitori di Palma d’oro, il giapponese Hirokazu Kore-eda e il turco Nuri Bilge Ceylan, entrambi in competizione rispettivamente con Monster e About Dry Grasses. Corposa, ovviamente, la quota francese e francofona (Justine Triet, Catherine Breillat, il meraviglioso vietnamita naturalizzato francese Tran Anh Hun in concorso) che si uniscono al già annunciato titolo di apertura fuori concorso Jeanne Du Barry di e con Maiwenn e con Jonny Depp, e a diverse opere sparse nelle varie sezioni specie in Un Certain Regard. Spicca l’unico esordio selezionato nella competizione principale: Banel e Adama della giovane regista franco-senegalese Ramata-Toulaye Sy. A una selezione complessiva ancora aperta, e che vedrà l’aggiunta di alcuni titoli nei prossimi giorni, non si può scordare il già annunciato cortometraggio di Pedro Almodovar, Strange Way of Life, con Pedro Pascal e Ethan Hawke.

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