La7 ha deciso di sospendere la produzione del programma “Non è l’Arena” che da domenica prossima non sarà in onda. L’annuncio a sorpresa arriva dall’emittente di Urbano Cairo: “La7 ringrazia Massimo Giletti per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione. Massimo Giletti rimane a disposizione dell’Azienda”, si legge nella nota stampa. E la risposta del conduttore arriva attraverso l’Adnkronos: “Prendo atto della decisione di La7. In questo momento, l’unico mio pensiero va alle 35 persone che lavorano con me da anni e che da un giorno all’altro – senza alcun preavviso – vengono lasciate per strada”.
Il talk show, giunto quest’anno alla sesta edizione, aveva debuttato sulla rete diretta da Andrea Salerno nel 2017, dopo la soppressione de “L’Arena“, storico titolo di Rai1 in onda alla domenica pomeriggio, cancellato in extremis dai palinsesti dall’allora direttore generale Mario Orfeo. Non si conoscono i motivi della rottura tra Giletti e La7 ma secondo le indiscrezioni che circolano a La7, sarebbero stati i contatti avuti dal giornalista torinese con la Rai a determinare la rottura con l’emittente di Urbano Cairo.
I rumors che vogliono Giletti a Viale Mazzini si sono ripetuti con cadenza annuale, questa volta con due ipotesi: alla guida di un talk show in prime time su Rai2 o proprio alla domenica sera su Rai3 al posto di Fabio Fazio. Il passaggio di Giletti alla tv pubblica sarebbe in linea con il rinnovamento dei palinsesti che il centrodestra vorrebbe realizzare a partire dalla prossima stagione.
“Lasciare la Rai è stato un dolore profondo ma a volte non esserci è un valore: fai delle scelte. Devo dire grazie a chi mi ha costretto ad andare via, nelle tempeste si costruiscono le persone. Il mandante politico? So benissimo chi è ma non voglio dirlo”, queste le parole pronunciate da Giletti a “Belve”.