Melissa Schuman, ex cantante della girl band anni 2000 “Dream”, ha denunciato Nick Carter, il frontman dei Backstreet boys, di averle fatto violenza sessuale nel 2003, quando aveva 18 anni. Secondo la sua testimonianza, all’epoca dell’abuso era ancora vergine, e il cantante “avrebbe usato il ruolo, lo status e il potere derivanti dall’essere una celebrità per adescarla, manipolarla, sfruttarla e aggredirla sessualmente“. Schuman aveva già accusato Carter nel 2017, spiegando che sarebbe stata costretta ad avere un rapporto sessuale con lui nella sua casa a Santa Monica. “Era implacabile, non accettava i miei no come risposta”, scrisse la donna nel suo blog. “Era pesante, troppo pesante perché riuscissi a divincolarmi sotto di lui. Poi l’ho sentito, ha infilato qualcosa dentro di me.”
Nel 2017 lo stesso Carter si era detto estraneo a quanto dichiarato da Schuman, con la quale avrebbe avuto solo rapporti consenzienti: “Non mi ha mai fatto capire, né mentre stavamo insieme né in seguito che il rapporto non era consensuale… È contrario alla mia natura e a tutto ciò che mi sta a cuore causare disagio o danno a chicchessia”. Così ora la donna ha deciso di far causa all’artista. Liane K. Wakayama, l’avvocata di Carter, ha dichiarato alla rivista Rolling Stone: “Sono anni che Melissa Schuman mette in giro questa storia, ma le sue accuse erano false quando le ha avanzate la prima volta nel 2017 e lo sono ancora”. Schuman ha raccontato anche come si erano evoluti i rapporti fra lei e il cantante, e cosa l’aveva a mantenere il segreto finora. I loro rispettivi collaboratori avevano pensato di costruire una storia d’amore ad hoc fra le due sta, in modo da incentivarne la fama, finendo sui tabloid. Alla fine i due erano stati scritturati per girare il film horror ‘The Hollow – La notte di ognissanti’.
Dopo la presunta aggressione, le è stato intimato di tacere con la scusa che, se avesse sporto denuncia, sarebbe stata estromessa dal progetto. Il suo manager, Nils Larsen, le suggerì di nascondere la cosa perché se fosse venuta fuori la sua carriera sarebbe stata irrimediabilmente danneggiata. Dunque ha scelto di mantenere il segreto, per evitare di perdere il lavoro. A febbraio 2018 Schuman ha scelto di rompere il silenzio, presentando denuncia al dipartimento di polizia di Santa Monica, ma la cosa non ha avuto un seguito, poiché il procuratore ha affermato che il reato era caduto in prescrizione nel 2013. Motivo per cui, come riportato da Tmz, all’inizio di quest’anno Carter ha deciso di fare causa dalla Schuman per diffamazione.