“Oggi siamo davanti al Ministero dell’Istruzione per contestare il meccanismo di tutti i numeri programmati. Siamo qui per dire che il numero chiuso non ha più senso di esistere, né nelle professioni sanitarie, come il Covid ci ha insegnato, né nelle altre professioni”. Così gli studenti dell’Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi in un sit-in davanti al ministero dell’Istruzione a Roma. Per le facoltà sanitarie “siamo consci che non vi è la possibilità di un superamento immediato ma chiediamo che si apra un percorso che porti al superamento del numero programmato programmato investendo sulle aziende ospedaliere universitarie integrate, sui tirocini specifici e risolvendo il problema dell’imbuto formativo”. Pur apprezzando il passo verso un aumento del 20/30% dei posti, hanno denunciato gli studenti, oggi nella prima giornata di test, “non ci sono ancora i decreti” che applichino l’aumento.