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Come mai sugli aerei ci sono giubbotti di salvataggio e non paracadute? Lo spiega un pilota di linea

"A livello di probabilità, il giubbotto potrebbe salvarti la vita, il paracadute no". Ma come mai?

di F. Q.

Vi siete mai chiesti come mai sugli aerei ci siano dei giubbotti di salvataggio e non dei paracaduti? Se siete tra coloro che hanno paura di volare, probabilmente sì. A rispondere a questa domanda ci ha pensato un pilota, Eduardo Vargas, che su Twitter (con account Datos Aeronáuticos) ha spiegato: “A livello di probabilità, il giubbotto potrebbe salvarti la vita, il paracadute no”. Ma come mai? Prima di tutto perché lanciarsi con un paracadute richiede un tempo di preparazione lungo: l’attrezzattura va indossata (immaginate se dovessero farlo tutti i passeggeri contemporaneamente), occorre verificare che tutto sia sistemato corettamente: l’unica possibilità per poterne fare uso, sarebbe che tutti viaggiassero già con il paracadute addosso. Impensabile. Oltretutto, e qui arriva la seconda ragione, per lanciarsi con il paracadute bisogna essere addestrati. Ancora, gli aerei di linea hanno un design che non rende possibile lanciarsi in sicurezza, perché il rischio è quello di finire sulla cosa o su una delle ali. Poi c’è l’altidutine: quando i portelloni dell’aereo si aprono i passeggeri, se si trovano all’altitudine di crociera di un volo di linea, vanno in ipossia dopo pochi minuti ed è quindi impossibile coordinarsi per un lancio. A commento dei tweet, nel quale il pilota ha usato molte immagine ironiche per accompagnare il testo, sono moltissimi i meme.

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