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Djerba, l’isola favolosa della Tunisia

Una terra dolcissima, come i suoi datteri e il frutto del loto, un tempo ambrosia degli antichi. Nell’isola-giardino della Tunisia si parla ancora l’atavica lingua berbera e le tradizioni risalgono alla notte dei tempi, cultura tutelata da un turismo virtuoso, di ultima generazione

Per gli avi Djerba era l’isola della perdizione, la nostra Ibiza o Mykonos per intenderci. Nell’Odissea, Omero la descrisse come “terra dei lotofagi”, i mangiatori di loto, un frutto dal sapore simile al miele che porta all’oblio, delizia che non tentò il prode Ulisse. Un luogo di antiche origini e radici profonde, legate alla storia del Mediterraneo e delle sue genti. Fu porto dei Fenici e poi dei Romani che la chiamarono “Meninx”, ma anche approdo dei popoli liberi del deserto che qui trovarono la loro isola felice dopo tanto peregrinare tra le sabbie e i miraggi del Sahara. Tutt’oggi la cultura delle comunità seminomadi ne rappresenta l’affascinante identità, e non tutti sanno che il nome stesso “Djerba”, in arabo significa “berbero”.

Una piccola perla rispetto all’immenso continente africano, tutta a sud-ovest della Tunisia, ombreggiata da palmeti carichi di datteri zuccherini, baciata dal sole e da un caldo mare tutto l’anno. Djerba conta la bellezza di 133 chilometri di spiagge candide che l’hanno resa una delle destinazioni più ambite del Mediterraneo in ogni stagione, trasformando il turismo in un volano per l’economia, oggi uno sviluppo consapevole che incentiva le risorse locali. Dalle lingue sabbiose della parte sud-orientale in cui migrano nuvole rosa di fenicotteri, alle incantevoli distese del litorale settentrionale, angoli di paradiso dove affacciano eleganti resort. Qui spunta anche il Bravo Yadis, non lontano dal vivace centro di Midoun, l’oasi perfetta per una vacanza con tutta la famiglia, con gli amici o per una romantica fuga a due. Nei suoi ambienti accoglienti chiunque può trovare la propria dimensione e tanto relax, complici le numerose proposte benessere, a cominciare da esclusivi trattamenti beauty e un moderno centro di talassoterapia che armonizza corpo e mente grazie ai benefici del mare.

Al Bravo Yadis vi aspetta un vero e proprio soggiorno esperienziale, dalle coccole al divertimento che passa anche per la buona tavola. Preparatevi per un viaggio nel gusto, quello di una cucina superlativa che prepara piatti locali e internazionali, senza mai rinunciare al pesce freschissimo e ad una spolverata di Tabil, una miscela di spezie a base di semi di coriandolo, carum carvi, cumino, peperoncino, alloro, mentuccia, aglio e zenzero, ingrediente segreto che sprigiona quel sapore inconfondibile in gran parte delle portate. Un soggiorno all’insegna della spensieratezza grazie a chi ad accogliervi è Bravo per davvero, dagli chef ai personal trainer, dai beauty expert alle guide specializzate, perchè con le loro proposte potrete vivere tutto il bello della struttura ma anche esplorare e conoscere quello che vi circonda.

Djerba, mare da favola e shopping

Relax e vita da spiaggia, quella candida del vostro resort, un’area privata dove prendere il sole, praticare qualche attività sportiva più o meno sfidante, o divertirsi in compagnia dello staff Bravo. Sono tantissime le proposte anche per i più piccoli che possono usufruire dell’attrezzata area giochi, oppure partecipare a bellissimi laboratori per divertirsi ed imparare, anche in vacanza. Il Bravo Yadis offre tante opportunità, anche per chi desidera farsi nuovi amici. Qualsiasi sia la dimensione che state cercando, potrete sempre godere del fantastico mare, uno dei tratti più caldi e limpidi di tutta la Tunisia. La visione idilliaca delle onde cristalline è interrotta solo dal passaggio di qualche dromedario “al trotto” lungo il bagnasciuga, cavalcato da vacanzieri alla ricerca di emozioni lente, ma bellissime.

Un soggiorno a Djerba è all’insegna della pace e della tranquillità, e, se avrete voglia, vi aspettano piccole e grandi avventure, basta esplorare questa isola-giardino e le sue pittoresche cittadine, a cominciare dalla vicina Midoun. Perdetevi tra le viette accecanti in cui affacciano le tipiche case bianche o “menzel”, riparatevi in qualche bottega ombrosa, aspettate qualche istante per abituare gli occhi e scorgere un’infinità di tappeti. Cercate i fondouk , gli scenografici cortili dalle grandi arcate dove un tempo sostavano i mercanti e scattate qualche fotografia, poi dedicatevi alle bancarelle del mercato per contrattare a regola d’arte destreggiandovi tra “domanda e offerta”, proprio come un local. Per gli amanti dell’artigianato, merita una tappa Houmt-Souk, il capoluogo dell’isola considerato la cittadella del commercio sin dai tempi antichi. Qui è possibile trovare ogni genere di oggetto poiché convergono tantissimi prodotti dalle località vicine. Lasciatevi tentare da un servizio di piatti variopinti in ceramica di Guellala, o da un bellissimo cappello di paglia di Gougou. Tipici dell’isola sono anche gli articoli in argilla rossa e le famose coperte di lana, astuzia berbera da sfoderare durante le escursioni serali nel vicino deserto.

Dall’isola all’entroterra tunisino

Sin dall’antichità Djerba è considerata la porta di accesso all’Erg Orientale, la parte iniziale del Sahara che contraddistingue l’entroterra meridionale della Tunisia. Con Bravo potrete partecipare in sicurezza ad una o più entusiasmanti escursioni che esplorano l’arido sud del Paese. Occasioni bellissime per ripercorrere gli stessi itinerari attraversati dai popoli berberi prima di stanziare sull’isola, tracciati suggestivi che rincorrono gli orizzonti infiniti e sostano nei luoghi più suggestivi come i villaggi di Tozeur e Nefta, gli stessi che vennero scelti dalle produzioni hollywoodiane per inscenare le riprese dell’episodio IV di Star Wars. Sosta anche a Matmata, famosa per le bellissime costruzioni troglodite visibili nella pellicola, e a Tataouine un pittoresco villaggio berbero situato ancora più a sud da cui prende il nome il pianeta Tatooine. Il cinema può evocare ma non descrivere l’emozione unica di ammirare con i propri occhi questi luoghi e vivere l’incontro con le persone che li abitano. Assaporerete l’ospitalità berbera, e assaggerete la dolcezza dei datteri di Tozeur, i più famosi del Paese, e del tè caldo alla menta, accompagnato da pinoli, un rituale che si consuma lentamente mentre il sole indora il deserto prima di infuocarlo con i toni rossi della sera, quando è tempo di tornare verso il mare, ripercorrendo il viaggio che i loro antenati fecero millenni or sono.