Il mondo della pallavolo piange la scomparsa di Julia Ituma, la pallavolista 18enne trovata senza vita all’alba fuori da un hotel di Istanbul dopo una caduta dal sesto piano. Tra coloro che la conoscevano bene c’è Massimo Bellano, coach del Granda Cuneo, che ha allenato Julia Ituma per due anni, dai 15 ai 17, nel Club Italia e nelle giovanili azzurre. Il tecnico ha raccontato a la Repubblica il rapporto con Ituma e il carattere dell’ex promessa del volley italiano: “Timida forse, introversa con i suoi allenatori, gioviale invece con le compagne che avevano voglia di scoprirla. Questo sì: dovevi aver voglia di scoprirla. E ti si spalancava un mondo. Era una persona bella. Da allenare e da starci insieme“.

I due si erano incontrati in campionato sabato 8 aprile, in occasione del match tra Novara e Granda Cuneo: “È l’ultimo ricordo che ho di lei – afferma il tecnico – Uno sguardo dall’altra parte della rete verso la mia panchina all’inizio del 4° set. Un sorriso, poi di nuovo seri entrambi. Julia era così”. Sulla sua tenacia ha aggiunto: “Aveva una capacità rara di reagire alle difficoltà, e questo le veniva dalla grande passione per la pallavolo. Era molto intelligente. Parlava con gli occhi e con la mimica facciale. Era molto educata”. La pallavolista era in cerca di una nuova esperienza e Cuneo era una delle sue possibili mete future. In questo modo, Bellano e Ituma si sarebbero ricongiunti: “So che c’erano delle trattative. Ci conoscevamo, ci stimavamo molto”. E conclude: “Avremmo ricominciato un progetto mai interrotto. Sarebbe stato bellissimo“.

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