Negli Stati Uniti rimane il pieno accesso alla pillola abortiva. Nel giorno in cui il governatore della Florida, Ron De Santis, aspirante candidato repubblicano per la Casa Bianca nel 2024, ha firmato il disegno di legge che vieta l’aborto dopo sei settimane di gravidanza, il presidente della Corte Suprema americana Samuel Alito ha esteso la sospensione delle restrizioni alla pillola abortiva, di fatto garantendo il pieno accesso al farmaco.
La decisione del supremo giudice arriva dopo che sia la casa farmaceutica che produce la pillola che l’amministrazione Biden si erano rivolte al massimo tribunale americano chiedendo, appunto, che nessuna restrizione venisse permessa in tema di accesso all’interruzione di gravidanza con la pillola. A far muovere il dipartimento di Giustizia americano era stata la decisione di un giudice del Texas che aveva bloccato la vendita della pillola abortiva mifepristone, ampiamente utilizzata in tutti gli Stati Uniti. Poi una Corte d’Appello aveva fermato lo stop ma limitando fortemente l’accesso al farmaco. Ora, con quest’ultima decisione, il presidente del massimo tribunale Usa ha dato tempo ai giudici fino a mercoledì per pronunciarsi in via definitiva.
In Florida, intanto, De Santis continua la sua campagna antiabortista cercando di accreditarsi tra i sostenitori del Grand Old Party in vista delle Presidenziali 2024. “Siamo orgogliosi di sostenere la vita e la famiglia nello stato della Florida”, ha dichiarato il governatore. Ieri sera il Senato dello Stato ha approvato il disegno di legge che prevede eccezioni al divieto di interruzione di gravidanza dopo la sesta settimana di gestazione, consentendola sino alla 15esima settimana per le vittime di stupro, incesto e tratta di esseri umani, a condizione che la paziente fornisca prove, come un rapporto della polizia.