“Ho sempre riflettuto sul fatto che Stefano Mattei aveva 8 anni, io all’epoca ne avevo 10, avremmo potuto essere compagni di giochi. Io ho avuto una vita, a lui invece è stata strappata in maniera così violenta, crudele, atroce. Non ha potuto vivere legittimamente per effetto di un atto di violenza comunista, diamo i contenuti e le parole che bisogna dare. Detto questo noi abbiamo il dovere di chiudere il Novecento con tutte le sue lacerazioni, dobbiamo arrivare ad una pacificazione nazionale ma dobbiamo farlo anche coltivando la memoria”. Così Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, durante la cerimonia del rogo dei fratelli Mattei a Primavalle.