Dal 2002 al 2021 in tutta Italia sono stati eseguiti con l’ufficiale giudiziario 519.243 sfratti. Oltre un milione quelli emessi, il doppio (2.191.272) le richieste di esecuzione. 9.537 sono stati gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario nel 2021, +81% rispetto al 2020 quando vigeva, per quasi tutto l’anno, la sospensione degli sfratti con l’emergenza Covid, ed erano stati 5.270. L’anno in cui sono stati eseguiti più sfratti in assoluto, 36.340, è stato il 2014.

Nell’approfondimento realizzato dall’Ansa le storie di chi ha perso casa, come Nina Coscarella, donna sotto sfratto a Cinecittà con la figlia Elena Paoloni o Debora Materazzi, sfrattata più di un anno fa a San Basilio a Roma, così come Walter Borla, sfrattato dallo stesso quartiere a febbraio. Il problema non riguarda solo la Capitale, c’è anche la storia di Albert Cubolli, sfrattato a Milano nel quartiere Affori. Accanto alle voci degli sfrattati anche quelle di chi si impegna per la tutela del diritto alla casa: Michelangelo Giglio e Maria Vittoria Molinari (ASIA USB Roma), Davide Angelilli (Rete popolare Tiburtina), Chiara Capretti (consigliera municipale di Napoli), Mattia Gatti (SICET CISL Milano), tutti sottolineano la necessità di un grande intervento nell’edilizia popolare pubblica, in un momento in cui l’aumento della povertà rischia di creare una situazione esplosiva: “Ci sono 10mila sfratti esecutivi programmati solo a Napoli”, un fenomeno spunto dall’aumento dei costi di affitto e delle spese per l’energia che fanno si che molte persone, sopratutto quelle con redditi bassi, non riescano più a far fronte ad affitti, spese condominiali e mutui.

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