“Non voglio esacerbare i toni. Da tempo non ci parliamo con la famiglia di mio marito, confermo che ho trovato disgustoso ciò che è stato detto. Ma voglio evitare ai miei figli altri attriti con quello che comunque è il loro nonno. Lo strappo col padre di mio marito c’è stato anni fa quando mi sono candidata con la Destra. Non me l’hanno perdonata”, queste le parole pronunciate da Paola Ferrari a “La Verità“. Volto del servizio pubblico, nuora di Carlo De Benedetti.
Nei giorni scorsi la giornalista si era espressa pubblicamente contro il suocero: “Quando l’ingegner De Benedetti ha dato della demente a Giorgia Meloni l’ho trovato inelegante. Credo che tutto nasca da un pregiudizio e da un nervo scoperto della sinistra. Per anni mi sono battuta perché alle donne fossero riconosciute pari dignità e pari opportunità”, spiega la conduttrice nel corso dell’intervista. “Giorgia Meloni è la donna che ha cambiato questa prospettiva e ha dimostrato che col merito si arriva al traguardo. Per la sinistra che si è riempita della retorica della parità lei rappresenta l’evidenza di un fallimento. Da lì credo nascano le offese e quando vedo che si offende una donna non reggo. Sono fatta così: non riesco a stare zitta, non sto alle regole e davanti all’offesa non rispetto le gerarchie”, aggiunge Ferrari.
Proprio alla Premier riserva complimenti e parole al miele, in virtù di un rapporto personale: “Ho avuto la fortuna di conoscerla quando fece la campagna per diventare sindaco di Roma. È una donna che mi ha colpito moltissimo per la dignità, la forza, la determinazione e l’abnegazione. Abbiamo un buon rapporto di stima, mi onoro di dire, reciproca. Sì, c’è anche un rapporto di affettività, ma ora non mi permetto di disturbarla. In campagna elettorale avrei voluto aiutarla, dire qualcosa, ma come giornalista del servizio pubblico, al contrario di altri, mi sono doverosamente astenuta. Non nascondo però – continua Ferrari – che ho una forte simpatia per Giorgia Meloni ed è un orgoglio avere una donna leader. Che ha dato molto fastidio alla sinistra convinta che la destra sia maschilista. Credo che per loro sia stata una bella botta. La scelta degli italiani di mandare al potere Giorgia, una donna, è una scelta molto importante al di là del dato politico. È stato un grande passo avanti per il Paese”.
Dopo una rottura pubblica, è tornato il sereno tra Ferrari e Santanché, esponente di Fratelli d’Italia e ministro del governo Meloni: “Io e Daniela siamo tornate amicissime. Sono stata io a dirle cinque ore prima che le arrivasse la nomina: vedrai che ti fanno ministro. Anche lei è della stessa pasta: determinazione, abnegazione, lavoro. Ci siamo volute molto bene e abbiamo litigato molto, ma in me c’era un buco. Lei lo ha colmato facendo una cosa di cui le sono grata. Sono stata esiliata in Rai per un anno, mi hanno allontanata dai mondiali e lei che stava in commissione di vigilanza insieme ad altri onorevoli ha fatto interpellanze su interpellanze per capire cosa stava succedendo”.
Un riferimento indiretto al rapporto non idilliaco con la direttrice di Rai Sport Alessandra De Stefano, dimessasi qualche settimana fa, e con l’assenza di un ruolo in onda durante le partite della Nazionale di Roberto Mancini: “Non voglio parlare di Rai in rapporto a me. Alessandra De Stefano, l’ex direttrice di Rai Sport, ora è a Parigi a fare la corrispondente, era lì che voleva andare. Auguri! Spero che la nuova Rai farà emergere i valori dello sport che sono la sana competizione, l’allenamento, il sacrificio, l’accettazione anche della sconfitta, il rispetto di sé e degli avversari che non sono mai nemici! Sono i valori che servono ai ragazzi. Ho sempre avuto l’ambizione di portare 90° minuto nei territori. Costerebbe molto, ma sarebbe una grande operazione raccontare lo sport dal basso”, ha sottolineato la giornalista.
Colpita qualche tempo fa da un tumore: “Ragazze fatevi vedere, fate prevenzione, abbiate cura di voi. E affidatevi alla sanità italiana che è all’avanguardia. Ho avuto un carcinoma maligno al viso: ho avuto molta paura anche per il mio la lavoro. Ho rischiato che mi portassero via mezzo viso. Sono stati bravissimi nel curarmi. Un mese e mezzo fa ho avuto la stessa paura. Per fortuna anche stavolta lo abbiamo preso in tempo. Ho usato questa esperienza come aiuto per le altre donne, per esortarle a fare prevenzione”, ha concluso Ferrari.