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Bugo: “Le provocazioni di Morgan? Sono scioccato, il suo un gioco vigliacco. Ora mi bullizzano, sono accerchiato”

Da quel Sanremo 2020, lui ha tagliato tutti i rapporti con Marco Castoldi: "Quando arrivi a quell’estremo ogni chiarimento è superfluo. Non è sempre possibile perdonare"

di F. Q.

“Negli ultimi due anni c’è una specie di bullismo nei miei confronti. Quando si parla di me c’è sempre una parola in più che non è bella, è detta per deridermi sottilmente. La mia immagine è stata danneggiata. I fan mi adorano. Poi ci sono quelli a cui non piaccio anche se divento papa e una fascia grigia che non sa come sono e crede a tutto quello che viene scritto o detto su di me. Mi preoccupo per chi mi sta accanto. Fossi solo io, chissenefrega, ho una moglie meravigliosa e due figli fantastici. E non sono mai stato abituato alla pacca sulla spalla, alla carezzina, mi hanno sempre criticato, esagerando. Ma quando sei accerchiato vuol dire che stai facendo la cosa giusta”. A dirlo è Bugo che, dalle pagine del Corriere della Sera, parla della situazione che sta vivendo in seguito alla famigerata lite con Morgan al Festival di Sanremo 2020. Da quella famosa sera, infatti, si è trovato in mezzo ad un turbinio di insinuazioni, accuse e provocazioni, gesti che non esita a definire come veri e propri “atti di bullismo”: “Non attacco ma sono bravissimo a difendermi, avevo gli hater quando ancora non si chiamavano così”, sottolinea Bugo.

Quindi l’artista novarese commenta il video che ha pubblicato qualche settimana fa sui social per rispondere alle provocazioni di Morgan: “Sono scocciato. Non si può cambiare il testo di una canzone. Prova a farlo a Vita Spericolata di Vasco Rossi o alla Donna Cannone di Francesco De Gregori. Siccome sul palco dell’Ariston ci stavo io, che non ero famoso ma lo sono diventato per questa storia, è stato facile prendersela con me – spiega Cristian Bugatti, vero nome di Bugo -. È stato un gioco vigliacco. E poi immagini i miei amici, la mia famiglia, mia moglie, mio figlio che mi stavano guardando… a nessuno farebbe piacere trovarsi in una situazione così”. E ancora, ricorda: “Ero su un palco della Rai, in mondovisione, davanti a milioni di persone, ci vuole rispetto per quel palco e la musica. Ho preferito andar via piuttosto che appoggiare quella pagliacciata. Per Amadeus il mio è stato il gesto più rock’n’roll della musica italiana, sarà vero ma per me contava la canzone. In tv non devo fare il damerino e il trash mi irrita profondamente. Il circo lo lascio ai buffoni. Non gioco con la musica. I miei eroi sono Lennon, Vasco, Celentano, Battisti che, per quanto dirompenti, sono seri”. Da allora, ha tagliato tutti i rapporti con Marco Castoldi: “Quando arrivi a quell’estremo ogni chiarimento è superfluo. Non è sempre possibile perdonare”.

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