Decreto Cutro, la protesta delle associazioni: “Produrrà solo nuovi irregolari”. C’è anche Schlein: “Faremo opposizione”
Dalle associazioni riunite nel
Tavolo Asilo e Immigrazione fino alle principali forze di opposizione in Parlamento, nel giorno dell’arrivo in Senato per la conversione in legge del ‘
Decreto Cutro’, in piazza è partita la
protesta contro il provvedimento bandiera del
governo Meloni, con la maggioranza di destra che
punta a smantellare la protezione speciale. “Produrrà soltanto
nuovi irregolari”, attaccano le associazioni
. E ancora: “Questo decreto non affronta in alcun modo le vere cause che in questi anni hanno portato alla morte in mare di migliaia di persone, prevede condizioni peggiorative della condizione giuridica degli stranieri che arrivano in Italia. Aumenterà l’esclusione, anche di chi è già da tempo sul territorio nazionale”.
Insieme a tante sigle, sindacati come la Cgil e realtà associative impegnate nella promozione dei diritti di rifugiati e migranti (dall’Arci a Seawatch, passando per Amnesty, A Buon diritto, Asgi, Libera, Fondazione Migrantes e non solo), in piazza c’erano anche diversi parlamentari, dal segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, alla M5s Vittoria Baldino, passando per Angelo Bonelli (Verdi) e per la segretaria Pd Elly Schlein, a capo della delegazione dem presente. “Ci stiamo opponendo al passaggio di questo disumano decreto Cutro, che negli ultimi giorni si è arricchito di norme disumane che vogliono smantellare un’accoglienza diffusa, l’unica in grado di garantire la vera inclusione delle persone che arrivano, con il coinvolgimento dei sindaci e delle comunità locali”, ha avvertito Schlein. “Non si può continuare a trattare questo tema come emergenziale, per convenienza elettorale, come fa la destra da anni in questo Paese, quando quello dell’immigrazione è un fenomeno strutturale che richiede politiche, risorse, saperi e competenze”, ha attaccato la segretaria dem, intervenendo dal palco.
Per poi scagliarsi contro le parole del ministro dell’Agricoltura,
Francesco Lollobrigida che aveva rievocato la teoria della
‘sostituzione etnica’: “Sono
parole indegne da parte di chi ricopre il ruolo di ministro, che ci riportano agli anni ’30.
Hanno il sapore del suprematismo bianco. Mi auguro che Giorgia Meloni prenda le distanze con forza”. Quello del governo, secondo Schlein, è soltanto “
fumo negli occhi per coprire la grave assenza di una missione istituzionale di soccorso in mare”, perché, insiste, “servirebbe una
Mare Nostrum europea, ma non hanno il coraggio di chiederla in Europa”.
Parole alle quali si accoda anche
Nicola Fratoianni: “Al governo sono xenofobi, sono bugiardi perché dicono che
la protezione speciale è un unicum quando è presente in altri 18 Paesi. Ma non sono fessi. Questo è un disegno preciso:
investono sul caos, sull’insicurezza che questo produce. Hanno fatto dell’immigrazione un serbatoio di consenso e continuano su questa strada”. Ma Fratoianni punge anche il Pd, quando ricorda quanto non sia stato fatto dai governi di centrosinistra: “Fa bene il dem Giuseppe Provenzano a dire che
la legge Bossi-Fini è la madre di tutti i problemi, ma sta lì da oltre vent’anni. Anni e stagioni di subalternità, perché non ha governato soltanto la destra. Oggi
la battaglia unitaria è un ottimo segnale, ma dobbiamo ricordarcelo
quando saremo anche in grado di governare per cambiare davvero”.
Un appello, quello a cambiare la Bossi-Fini e a ‘invertire la rotta’ sul tema dell’immigrazione rivolto da Filippo Miraglia (Tavolo Asilo e immigrazione) a nome dalle stesse associazioni anche al Pd del nuovo corso Schlein: “Se i dem vogliono cambiare direzione sul tema immigrazione, noi siamo contenti”. “Sapete il mio impegno, siamo con voi”, è la promessa della nuova segretaria, nel tentativo di archiviare il ricordo della stagione Minniti in tema immigrazione.