Cadono le accuse per Alessandro Venturi, presidente del Policlinico San Matteo di Pavia, nell’inchiesta sul caso Diasorin. A darne notizia è oggi il quotidiano “La Provincia pavese”.
L’indagine della Procura di Pavia, scattata nella primavera del 2020 durante la fase più acuta della pandemia, aveva ipotizzato un accordo illecito tra l’ospedale pavese e la multinazionale (che opera nel settore delle biotecnologie), alla quale il San Matteo aveva affidato l’incarico di predisporre un test sierologico per la diagnosi del Covid-19 mettendo a disposizione i risultati delle attività di ricerca e sperimentazione svolte nei suoi laboratori.

Il caso era nato in seguito ad un esposto presentato da una società di Lodi, che opera nello stesso settore e si era sentita esclusa dall’intesa tra San Matteo e Diasorin. Il giudice per le indagini preliminari Pietro Balduzzi ha condiviso le conclusioni del pubblico ministero Paolo Mazza, che aveva chiesto l’archiviazione per Venturi e per l’ex direttore generale Carlo Nicora, stabilendo che non vi fu alcun patto contrario alla legge tra San Matteo e Diasorin.

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