Musica

Drake e The Weeknd, il duetto spopola ma è un fake creato dall’intelligenza artificiale: è questo il futuro della musica?

Il brano che vede rappare i due artisti le cui voci sono state clonate dall'A.I. è stato fatto rimuovere dalle piattaforme di streaming dalla casa discografica che lamenta la violazione del copyright, ma c'è chi si dice entusiasta per le nuove prospettive che la tecnologia offre

di Emanuele Corbo

Drake e The Weeknd duettano in Heart on my Sleeve e prendono di mira Selena Gomez, ex di entrambi, parlando di presunti tradimenti? In realtà no. I due artisti non hanno mai messo le proprie voci a disposizione di questa traccia che in pochi giorni è divenuta virale sui social e sulle piattaforme streaming con numeri importanti. Anche stavolta, esattamente come nel caso delle foto di Papa Francesco avvolto nel giubbotto da trapper o Donald Trump in manette, c’è lo zampino dell’intelligenza artificiale.

Questo è solo l’inizio” ha detto Ghoswriter977, nickname dietro cui si cela il creator che ha clonato le voci dei due cantanti attraverso un software di simulazione. Il brano, vuoi per la popolarità degli interpreti coinvolti, vuoi per il tema trattato nella canzone, ha macinato in pochi giorni risultati non di poco conto: 15 milioni di visualizzazioni sull’account di TikTok di Ghostwriter977, 275mila sul suo canale YouTube e quasi 630mila ascolti su Spotify.

LA REAZIONE DELLA CASA DISCOGRAFICAUniversal, casa discografica che attraverso l’etichetta Republic Records pubblica i lavori sia di Drake che di The Weeknd, è prontamente scesa in campo lamentando una violazione di copyright e facendo rimuovere il singolo da Apple, Spotify, ma anche da TikTok, Tidal, YouTube e Deezer. Attraverso un comunicato inviato alla rivista Billboard Universal ha spiegato che le piattaforme musicali sono tenute legalmente ed eticamente a impedire che “i loro servizi vengano usati per danneggiare gli artisti”. Bisogna scegliere se stare “dalla parte degli artisti, del pubblico e della creatività umana”, o “da quella dei deepfake, delle truffe e quindi negare agli artisti il loro dovuto compenso”. Non è la prima volta che l’intelligenza artificiale entra nel campo musicale. Proprio di recente lo stesso Drake ha fatto sapere di non aver gradito il fatto che in un brano della rapper Ice Spice ci fosse la sua voce prodotta tramite A.I.

QUALE FUTURO PER LA MUSICA? – Quel che è certo è che questi episodi aprono il dibattito circa il futuro della musica. C’è chi si dice preoccupato per la deriva che operazioni simili potrebbero scatenare, e chi come David Guetta abbraccia con entusiasmo le nuove possibilità offerte dalla tecnologia: “Il futuro della musica è l’intelligenza artificiale” ha spiegato il dj. E le questioni legate al copyright, già complesse per natura, diventano sempre più un campo minato.

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