“Le frasi del ministro Lollobrigida sulla sostituzione etnica? Noi ci ostiniamo a prendere sul serio questi clown soltanto perché fanno i ministri e l’unico risultato è che domani si parlerà ancora di questa ennesima fesseria di Lollobrigida, che è un professionista in materia, e si parlerà meno delle porcate che sta facendo questo governo”. Così a Otto e Mezzo (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta le discusse dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, al congresso nazionale Cisal (“Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. Per queste ragioni vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque, di lavorare e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica“).
Travaglio passa in rassegna alcune iniziative a cui sta lavorando il governo guidato da Giorgia Meloni, come l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e le modifiche dei criteri per la valutazione delle schede elettorali in modo da ottenere il ripescaggio alla Camera di Andrea Gentile di Forza Italia. E aggiunge: “In più, il governo sta nascondendo il fallimento totale delle politiche migratorie che avevano promesso come soluzioni miracolistiche”.
Il direttore del Fatto torna poi sulle frasi del ministro Lollobrigida: “Adesso veniamo a sapere che c’è una Spectre nazista che addirittura ha un progetto per sostituire noi bianchi cristiani coi neri islamici. Io vorrei sapere chi è, dove stanno, perché non li arrestano, di che cosa sta parlando Lollobrigida. Questo dovrebbe occuparsi di agricoltura – continua – È lo stesso che ha detto che chi prende il reddito di cittadinanza perché non trova un lavoro dovrebbe andare nei campi. Ma hanno sempre l’alternativa di sposare la sorella del premier e di fare il ministro dell’Agricoltura. Penso che chiunque lo farebbe meglio“.
Travaglio commenta poi le frasi pronunciate al Salone del Mobile a Milano da Giorgia Meloni, secondo cui il problema dell’occupazione non si risolve coi migranti ma con il lavoro femminile e con gli incentivi alla natalità: “Mi cascano davvero le braccia. I nostri imprenditori hanno bisogno di gente che va a raccogliere i pomodori per 20 ore a 2 euro all’ora. La Meloni vuole mandarci le sue parenti femmine – prosegue – o noi dobbiamo mandare le nostre figlie, le nostre mogli, le nostre fidanzate o le nostre madri? Di che sta parlando? Io mi meraviglio, anzi non mi meraviglio perché lo sapevo, della totale ignoranza di queste persone quando si parla di certi argomenti“.
E conclude: “Meloni dice che la mancanza di posti di lavoro è risolvibile mandandoci le donne italiane e facendo figli. Ma se una donna italiana fa un figlio domani mattina, quel bebè andrà a lavorare tra 18 anni, mentre le nostre imprese hanno bisogno di lavoratori adesso, per tipi di lavoro non qualificati. A meno che non ripristiniamo il lavoro minorile e mandiamo a lavorare i bambini. Di cosa sta parlando? Che cosa stanno dicendo? – chiosa – È impossibile commentare delle vaccate di questo livello. Smettiamola allora di prenderli sul serio e andiamo a vedere quello che stanno facendo, perché quello che stanno dicendo è deprimente ma è molto meno deprimente di quello che stanno facendo e che nascondono con queste sparate“.