La boutique, disegnata da Parisotto+Formenton Architetti, è pensata per essere scoperta in un percorso che unisce l’esperienza dello shopping con il rituale dell’hospitality
Ci sono il legno di rovere aromatico, i soffici tappeti candidi e il caldo marmo di travertino che formano un tutt’uno con le fibre naturali e avvolgenti dei capi in collezione. E poi, al primo piano, quasi nascosto, un terrazzino tutto da scoprire, che affaccia su uno dei rigogliosi giardini segreti di Milano. E’ uno spazio accogliente e armonico quello della nuova boutique di Eleventy che ha aperto al numero sette di via della Spiga a Milano. Un rifugio, una coccola da concedersi quando si ha voglia di provare abiti che sanno d’estate, di passeggiate sulla spiaggia e sentieri ombreggiati. O che, al contrario, scaldano come il fuoco del caminetto quando fuori nevica. Tutto è curato nei minimi dettagli, Marco Baldassarri, manager e co-fondatore di Eleventy insieme a Paolo Zuntini ed Andrea Scuderi, ha seguito l’allestimento con quella cura che solo chi sa dare valore alle cose può avere. D’altra parte, questo è un piccolo grande traguardo per il brand Made in Italy di smart luxury: “Abbiamo voluto riflettere i nostri valori di design e stile anche attraverso la scorza architettonica. Quando noi parliamo di smart luxury, intendiamo un lusso non urlato, sottovoce, con cose di buon gusto ma non necessariamente opulente o estremamente appariscenti: ecco perché abbiamo voluto creare un ambiente in sintonia”, ci spiega Baldassarri guidandoci gli spazi del flagship store. La boutique, disegnata da Parisotto+Formenton Architetti, è pensata per essere scoperta in un percorso che unisce l’esperienza dello shopping con il rituale dell’hospitality, in un ambiente polimaterico che trova appunto una diretta corrispondenza con il Dna del brand e con lo stile e i colori delle collezioni.
“A noi serviva un punto di riferimento per dire ‘oggi noi siamo questi’. Prima non riuscivamo ad esprimerci appieno perché eravamo in spazi ridotti, ci siamo conquistati questa boutique affrontando un percorso dove tutto è stato sofferto, faticato e sudato. Quindi ancor di più apprezzi questi traguardi, che poi sono solo nei nuovi trampolini di lancio”, racconta. “Questa è la nostra visione, la nostra strategia. E diventa un tutt’uno: l’architettura, l’abbigliamento, la shopping experience, le coccole che vogliamo riservare al cliente. Quest’area, ad esempio, è stata creata apposta per essere una stanza dove si possa fare i propri acquisti in tranquillità e soprattutto in modo molto riservato”, ci dice ancora il manager mostrandoci la lounge vip immaginata come un salotto accogliente, dove elementi della sfera domestica – come il camino, una libreria e un mobile bar – richiamano le tradizionali atmosfere rilassate degli interni milanesi, reinterpretati in chiave contemporanea. “Quando si entra si lascia fuori dalla porta lo stress, ti metti qua e il nostro team ti deve coccolare perché credo che oggi abbiamo bisogno di questo. Il servizio deve rientrare come valore fondamentale all’interno di un’esperienza di lusso. E quando parlo di lusso, non intendo il prezzo di un capo, ma ciò che ti trasmette, e quindi il piacere di far vivere ai nostri clienti un’esperienza esclusiva”. Obbiettivi per il futuro? “Consolidare il mondo retail, puntiamo a fare aperture strategiche nelle principali città mondiali ma, soprattutto, a migliorarci sempre”.