A Genova la stazione ferroviaria di Sampierdarena non è accessibile per le persone con disabilità motoria e gli anziani con difficoltà a deambulare. Le criticità sono molteplici, si va dall’assenza di scale mobili e ascensori ai binari sopraelevati che non consentono l’accesso da parte di passeggeri a ridotta mobilità. La segnalazione inviata a ilfattoquotidiano.it dopo le inchieste pubblicate sul tema delle barriere architettoniche in città (se hai storie o segnalazioni scrivi a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it) arriva dal lettore Giuseppe Traverso, che si occupa di politiche ambientali e di impatto sociale e ambientale.
Rete Ferroviaria Italiana del Gruppo FSI, interpellata da ilfattoquotidiano.it, ha riconosciuto che “le caratteristiche dell’impianto di Sampierdarena purtroppo non consentono ad oggi di attivare un servizio Sala Blu”, ovvero quello dedicato ai passeggeri a ridotta mobilità, “il cui network in Liguria interessa 21 stazioni”. E per almeno due anni non sono possibili lavori di intervento: “La stazione”, hanno dichiarato, “si trova sulla linea Voltri-Brignole che è oggetto di un progetto di quadruplicamento il quale prevede anche importanti interventi finalizzati al miglioramento dell’accessibilità per le persone a mobilità ridotta o con disabilità. L’avvio dei lavori comporta significative limitazioni al servizio ferroviario ed è necessario programmare l’intervento dal 2025, per renderlo compatibile con l’avanzamento dei cantieri del Terzo Valico dei Giovi”.
L’assessorato ai Trasporti del Comune di Genova, contattato da il fattoquotidiano.it, ha detto di “conoscere la problematica” e di essere al lavoro per trovare una soluzione. Anche Traverso, autore della segnalazione, ha contattato personalmente l’assessore ai Trasporti Matteo Campora: “Mi hanno risposto dal suo ufficio dicendo che condividono la mia posizione e che si stanno ‘facendo promotori di quanto da me richiesto’. Al momento però, sono presenti solo rampe di scale, chiaramente inutilizzabili per tutti i passeggeri a ridotta mobilità. Così il diritto alla mobilità non è garantito”, ha dichiarato. “A mio avviso è necessario stanziare il prima possibile i fondi necessari per installare le scale mobili di salita e discesa ai binari, e ascensori idonei per chi usa una carrozzina per spostarsi”. E ha concluso: “Vedremo quanto tempo dovrà passare per vedere finalmente inclusiva per tutti la stazione di Sampierdarena”.
I servizi Sala Blu al momento sono disponibili ed erogati in 333 stazioni in Italia. Rete Ferroviaria Italiana ha investito per il periodo 2023-2025 1,54 miliardi di euro, “di cui 822 milioni saranno impiegati per l’abbattimento delle barriere architettoniche in 484 stazioni”. Gli interventi per migliorare l’accessibilità riguarderanno in particolare rampe, ascensori, percorsi pedotattili e marciapiedi. “Negli ultimi anni il numero degli ascensori presenti nelle stazioni è raddoppiato e, per agevolare una migliore salita e discesa dai treni, sono stati innalzati e adeguati con mappe e percorsi pedotattili circa 400 marciapiedi. Ad oggi, sono complessivamente 258 gli hub ferroviari totalmente accessibili”. Ma, come denunciano le associazioni, la strada per l’accessibilità di tutte le stazioni in Italia è ancora molto lunga.