Mamma Jennifer e papà Craig, che già un anno fa avevano perso un altro figlio 16enne, erano giù giunti al capezzale del ragazzo
Accusa un malore a 16 anni durante un’arrampicata, viene dichiarato morto ma dopo pochi minuti torna in vita. Appena dopo la santa Pasqua giunge dal paesello di Missouri, in Texas, la lieta novella di un’altra “resurrezione miracolosa”. Si tratta del giovane Sammy Berko che si è sentito male mentre stava facendo climbing in palestra. Un attacco cardiaco in piena regola, e rarissimo per quell’età, a cui è seguito un massaggio cardiaco per rianimare il ragazzo di due ore. Solo a quel punto i medici giunti sul posto hanno dichiarato morto Sammy. Ed è qui che entrano in scena i genitori. Perché mamma Jennifer e papà Craig, che già un anno fa avevano perso un altro figlio 16enne, erano giunti al capezzale del ragazzo.
Gli si sono messi accanto e gli hanno sussurrato parole dolci. A quel punto il ragazzo ha ricominciato a dare segni di vita. Dopo il risveglio, Sammy è stato ricoverato all’ospedale TIRR Memorial di Houston. Diagnosi? Un danno cerebrale lieve a seguito dell’infarto manifestatosi come perdita di memoria a breve termine. Infatti il ragazzo ha dichiarato che non ricorda nulla del giorno in cui è successo. “L’ultima cosa che ricordo è che la notte prima abbiamo dovuto firmare le deroghe online (per la palestra n.d.r.), e poi mi sono svegliato”, ha spiegato. Purtroppo però Sammy nell’attimo dell’infarto è caduto dalla parete a terra subendo un infortunio alla colonna vertebrale che gli ha fatto perdere la sensibilità alle gambe, forse momentaneamente. Nella famiglia Berko, la signore Jennifer soffre di tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica, patologia che probabilmente ha geneticamente trasmesso ai propri figli.