Passano i giorni, ma la vicenda della Madonna di Trevignano Romano e della sedicente veggente Gisella Cardia continua a tenere banco. Adesso a parlare è Nadia, un’amica della “santona”, che dice di essere stata presente durante uno dei presunti “miracoli” che la Cardia si attribuisce, ovvero quando – durante un pomeriggio di preghiera a casa di Gisella e del marito Gianni – una piccola teglia di pizza sarebbe bastata per sfamare venti persone. “Quel giorno di alcuni anni fa ho portato una piccola teglia di pizza a casa di Gisella Cardia, che avremmo mangiato dopo la recita del rosario – ha raccontato Nadia a Fanpage -. Non sapevo quando l’ho preparata, quante persone saremmo state, una volta arrivata ho pensato che non sarebbe bastata, eravamo almeno in venti. Non so dire cosa sia accaduto, è rimasto inspiegabile per chi era presente. Penso che Gesù conosca le esigenze di noi figli. Sono convinta che anche in quel momento sapeva di questa necessità, ossia che il cibo che avevamo a disposizione mentre eravamo riuniti a pregare non sarebbe bastato per tutti. Ho posato la teglia sul tavolo e da lì non è stata più spostata, al momento di mangiare la pizza l’ho tagliata personalmente. Ho poi lasciato che ciascuno la prendesse a buffet: tutti sono riusciti a mangiarne. Non solo, ne è anche avanzato qualche pezzetto e ce lo siamo portato a casa”.
E ancora: “Raccontandovi la mia esperienza prettamente personale ci tengo a dire che io non sono una seguace di Gisella, ma fedele della Madonna e credo che non sia Gisella a moltiplicare il cibo ma Gesù e Maria, che lei faccia solo da tramite – ha sottolineato la donna -. Chi vuole ascoltare i messaggi che legge li ascolta e chi vuole pregare prega, nessuno è obbligato a fare nulla”. E quando Fanpage le chiede dell’altro “miracolo” che la santona si è attribuita, ovvero la moltiplicazione di gnocchi e coniglio avvenuta sempre in una circostanza simile, risponde: “In quell’occasione –ha detto Nadia – non ero presente quindi non posso rispondere, ma se è accaduto con la pizza, senz’altro sarà stato lo stesso anche con gnocchi e coniglio“. Intanto sono in corso l’indagine della Procura di Civitavecchia e i lavori della Commissione diocesana di Civita Castellana, chiamate a far luce sulla vicenda.