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Simone Coccia Colaiuta, l’ex di Pezzopane: “Tutti a dire “povera Stefania”, ma soffro anche io. Torno agli spogliarelli, è finita per colpa del lavoro”

La loro relazione è stata spesso sotto ai riflettori e non sono mancati i commenti, specialmente sui 23 anni d'età che li separano

“Erano settimane che ci si vedeva una volta, forse due, la sera per mezz’ora: non era sufficiente per tenere in vita un rapporto di coppia“. C0sì dice Simone Coccia Colaiuta in un’intervista al Corriere della Sera in cui tira le fila della fine della storia d’amore con Stefania Pezzopane, ex deputata e senatrice del Pd e presidente della Provincia dell’Aquila quando ci fu il sisma del 2009. E’ stata proprio lei a dare la notizia della rottura nell’ultima puntata di Domenica In, confidando commossa a Mara Venier che la loro “storia eccezionalmente bella” era giunta al capolinea. All’indomani, è arrivato lo sfogo di lui su Facebook: “Tutti che si preoccupano della sofferenza e della dolcezza di Stefania, come se io avessi un cuore di pietra e i sentimenti congelati. Ma nessuno si è preoccupato di come sta Simone, per molti questo è irrilevante”. Ecco, allora, che dalle pagine del Corriere ribadisce: “Di salute sto bene, ma sono anche dispiaciuto. Sono stati 9 anni bellissimi di fidanzamento, molto importanti per entrambi. Non potevamo chiudere andando ognuno per la propria strada, infatti continuiamo a sentirci tutti i giorni”.

“Da persone adulte e intelligenti, ci siamo seduti e abbiamo preso la decisione – spiega Coccia Colaiuta -. Ma il tema l’ho posto io, facendole notare che il nostro rapporto era completamente cambiato: Stefania, le ho detto, ma ti piacerebbe stare con un fidanzato che non vedi mai? Gli impegni di lavoro hanno tolto troppo tempo alla relazione. Entrambi eravamo occupati: io ero impegnato, lei super impegnata. Ma mentre io esco alle 8 e torno la sera alle 18, lei esce alle 7 e rientra anche a mezzanotte. Lo capisco, eh. Ma nel tempo la relazione si indebolisce”. E ancora: “Gli impegni per lei sono sempre gli stessi, perché comunque lavora come consigliere comunale all’Aquila, spesso va a Roma in quanto fa parte del direttivo nazionale del Pd, in più partecipa a tutti gli eventi di carattere politico e sociale”. E sul fatto di non essersi poi più sposati – pur avendo annunciato più volte di esser pronti per il matrimonio -, dice: “Perché poi abbiamo trovato una certa stabilità, in fondo facevamo una vita da sposati e il matrimonio non era altro che un legame scritto”.

La loro relazione è stata spesso sotto ai riflettori e non sono mancati i commenti, specialmente sui 23 anni d’età che li separano: “Per me non sono mai stati un problema. Per fortuna abbiamo entrambi caratteri forti e siamo andati avanti contro tutto e tutti vincendo battaglie in Tribunale, minacce, diffamazioni, ingiurie e una tentata estorsione. Semmai mi ha fatto sentire inadeguato una certa mentalità retrograda. Ma sono felice di essere stato con Stefania un punto di riferimento per tutte le coppie che vogliono vivere come preferiscono, il che vale soprattutto per una donna, perché viene continuamente giudicata”, conclude.